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Chiusura del viadotto di Cerrano, sulla A14

Provvedimento del Gip: «Le pile si sono spostate di 7 centimetri». Disposto «divieto assoluto di transito» ai mezzi pesanti sul viadotto tra Pescara Nord e Pineto

Il gip di Avellino, Fabrizio Ciccone, nel provvedimento che dispone il «divieto assoluto di transito» ai mezzi pesanti sul viadotto “Cerrano” dell'A14, tra Pescara Nord e Pineto, mette in evidenza i gravi problemi strutturali: le pile si sono spostate di 7 cm.

«Le stampelle con cui è stato costruito il viadotto hanno subito spostamenti tali da rendere le superfici contrapposte, in corrispondenza della mezzeria, schiacciate l'una sull'altra...”, mentre in “corrispondenza delle pile... sono presenti degli spostamenti in profondità dell'ordine di sette centimetri”» si legge in uno dei passaggi del provvedimento adottato dal Gip. Già fino al 2018 il Mit ha eseguito tre visite ispettive sul viadotto, accertando «criticità» in materia di sicurezza. Il primo sopralluogo è stato effettuato il 19/9/2018, gli altri due il 5 luglio e il 25 novembre scorsi; alle visite ha fatto seguito una riunione del 26 novembre.

Intanto oggi Aspi doveva consegnare al Mit una nuova relazione sulla struttura, ai fini dell'eventuale riapertura ai mezzi pesanti su sollecitazione dei territori e della Regione Abruzzo, visto i problemi creati alla viabilità ordinaria. Nel provvedimento il giudice, citando una nota dell'Ufficio ispettivo territoriale di Roma del Mit, sottolinea che «non è ancora pervenuta all'Uit, sebbene già richiesta nel 2018, la necessaria documentazione che dimostri il raggiungimento di adeguati standard di sicurezza in relazione alle criticità segnalate nel corso delle visite eseguite». «In particolare - scrive il gip - erano stati "riscontrati ammaloramenti avanzati, costituiti da ossidazione delle parti metalliche e deformazione di singoli componenti delle cerniere di taglio”, mentre il progetto di risanamento presentato da Autostrade per l'Italia al competente Ufficio del Genio civile per la prescritta autorizzazione sismica, era stato “oggetto di osservazioni e richiesta di chiarimenti che di fatto hanno sospeso l'iter autorizzativo in parola. Di conseguenza, anche gli interventi provvisionali ipotizzati dalla società concessionaria 'per il tempo strettamente necessario alla disinstallazione e conseguente manutenzione delle cerniere presenti, non possono ritenersi adeguati almeno sino a quando non sarà acquisito il richiamato parere antisismico”».
13-01-2020

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