Germania, strage ad Hanau: 11 morti
Anche 4 feriti, colpito bar della comunità turca. Lettera e video d'addio del killer, Tobias Rathjen, 43 anni, di nazionalità tedesca: «Annientare alcuni popoli»
Orrore nella notte vicino Francoforte, a Hanau, dove Tobias Rathjen, 43 anni, ha ucciso 11 persone e poi è stato trovato morto in casa. L'uomo, con idee di estrema destra, scrive la Bild online, ha sparato all'impazzata davanti a due locali di narghilé della città dell'Assia tedesca.
Con le vittime, il bilancio della strage comprende anche quattro feriti gravi. L'uomo ha aperto il fuoco al "Midnight" in centro città, poi si è spostato in auto all'"Arena Bar & Café", in un altro quartiere. Nel primo locale avrebbe suonato il campanello, poi sarebbe entrato nell'area fumatori e avrebbe ricominciato a sparare alla cieca. Tra le cinque vittime del secondo attacco ci sarebbe una donna. La polizia, in casa dell'uomo, ha ritrovato un video e di una lettera. Nella lettera, il killer parlerebbe tra l'altro della necessità di uccidere gli immigrati che non possono essere espulsi dalla Germania con altri mezzi. Tobias Rathjen non aveva precedenti penali e non era segnalato come estremista di destra. Lo ha riferito il ministro degli Interni dell'Assia, Peter Beuth, intervenendo nel parlamento statale di Wiesbaden. Beuth ha condannato la strage, definendola «un attacco alla nostra società libera e pacifica».
La Procura generale avrebbe aperto un'indagine, indizio di un gesto dal movente "razzista". |