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Stop totale agli spostamenti in un comune diverso da quello in cui ci si trova

Stop totale agli spostamenti in un comune diverso da quello in cui ci si trova. 12 positivi alla Protezione civile a Roma. Lombardia, Fontana: «Siamo allo stremo». Il Papa: «Prego per chi non può stare con chi muore»

In Italia i contagiati complessivi dall'inizio dell'epidemia sono 59.138, dei quali 7.024 sono guariti e 5.476 sono deceduti. In questo momento le persone positive al coronavirus in Italia sono 46.638. Rispetto a ieri, i contagi sono aumentati di 3.957 persone; i guariti sono cresciuti di 952 unità; i deceduti di 651. Sono 3.009 i malati in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 23.783 su 46.638.

Nel Lazio, oggi si registrano 193 casi di positività (in lieve aumento rispetto alle ultime 24 ore), mentre i nuovi decessi sono stati 3. Continua l’aumento delle persone guarite che sono 58 in totale e tra loro si registra la guarigione della paziente uno di Rieti. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 4.164. Lo dice l'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato. Intanto è «isolata la Casa di riposo Giovanni XXIII che ospita 66 anziani. Tutte le suore che lavorano all'ospedale Vannini sono negative al tampone». Lo sottolinea l'Asl Roma 2 nel bollettino odierno dell'assessorato alla Sanità della Regione Lazio.

Nuova stretta sugli spostamenti contro l'epidemia da coronavirus. I ministri della Salute e dell'Interno hanno adottato un'ordinanza per evitare l'esodo dei lavoratori delle aziende che chiuderanno in virtù del nuovo decreto, vietando dunque di spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza per motivi di salute. La misura è immediatamente in vigore.

Dodici casi positivi alla Protezione civile. Si tratterebbe tutti di dipendenti nel dipartimento di via Vitorchiano, a nord di Roma, da dove si pianificano e mettono in atto le risposte nazionali all'epidemia da coronavirus. ll primo caso due giorni fa, nel reparto amministrativo, quello che si occupa, tra l'altro, dell'acquisto di mascherine e dispositivi di protezione. Tutto il personale, capo del dipartimento compreso, è stato sottoposto ai tamponi di controllo. Negativo al primo tampone Angelo Borrelli, capo della Protezione e commissario per l'Emergenza.

«Da domani o martedì al massimo tutte le regioni avranno mascherine per medici, operatori sanitari e malati. A partire dalla settimana successiva contiamo di dare poi a tutti gli italiani i dispositivi di protezione individuale». Lo spiega Domenico Arcuri, commissario straordinario al'emergenza coronavirus, nel programma «Mezz'ora in più» su Rai 3.

Facendo il punto sulla situazione, il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, il giorno dopo l'annuncio di Conte che ha chiuso tutte le attività produttive in Italia «non necessarie», spiega he la Regione è «allo stremo» e che bisopgna assolutamente «far calare i contagi». «Non abbiamo ancora i dati definitivi» sui nuovi contagi da coronavirus in Lombardia, «ma possiamo anticipare che sono in linea più o meno con quelli dei giorni scorsi».

«La sospensione annunciata dal Presidente Conte delle attività produttive non essenziali fino al 3 Aprile è un sacrificio necessario per sconfiggere il COVID19 e salvare vite umane. Sosterremo i lavoratori e le imprese per far ripartire il Paese. Uniti ce la faremo». Lo scrive sui social il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri all'indomani dell'annuncio del premier Conte. Le misure, a partire da lunedì 23, prevedono la chiusura, in tutta Italia, di ogni attività che non sia indispensabile a garantire beni e servizi essenziali. Soddisfatto anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: «Misure necessarie e inevitabili. Finalmente!».

La Calabria chiude fino al 3 aprile: non si potrà né uscire, né entrare nella Regione. A dirlo la presidente della Calabria, Jole Santelli, che ha firmato una ordinanza Muore medico di famiglia a Lodiche prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale». Saranno permessi solo «spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all'offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute».

Anche la Basilicata chiude. È in fase di pubblicazione sul Bollettino ufficiale l'ordinanza n.10 del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con la quale si adottano ulteriori misure restrittive per ridurre il contagio. Fra le misure previste il divieto di spostamento delle persone in entrata e in uscita dalla regione, ad eccezione di comprovate esigenze lavorative dirette a garantire l'erogazione dei servizi pubblici essenziali o di gravi motivi di salute. La violazione di quanto disposto comporta l'obbligo del trasgressore di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario insieme a tutti i conviventi. Inoltre su tutto il territorio regionale è vietato a chiunque di allontanarsi dal proprio domicilio. Le disposizioni hanno efficacia da oggi e resteranno in vigore fino al 3 aprile.

Il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, annuncia di  essere positivo al coronavirus e in quarantena, mentre si registra un altro lutto fra i camici bianchi: Andrea Carli, medico di base a Lodi, morto il 19 marzo, è l'ultimo nome che si aggiunge all'elenco dei dottori deceduti per coronavirus in Italia. Lo conferma la Federazione nazionale Ordini medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo). Secondo l'ultimo aggiornamento, le vittime sono salite a 18.

In mattinata, Papa Francesco riflette sulla solitudine di chi muore e invita a pregare per chi subisce il dramma di non poter essere vicino ad un familiare che sta morendo di coronavirus. Ci sono, ha detto all’inizio della messa che anche oggi ha celebrato a Santa Marta, «tanti defunti, uomini, donne, che muoiono soli senza poter congedarsi dai loro cari. Pensiamo a loro e preghiamo per loro. Ma anche per le famiglie che non possono accompagnare i loro cari nel trapasso. La nostra preghiera speciale e per i defunti e i loro familiari».

Intanto a Messina è allarme per almeno due focolai di coronavirus con un numero consistente di pazienti positivi, con una trentina di casi, tra una clinica e una casa di riposo. L'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza presiederà una riunione con tutti i manager delle aziende sanitarie del Messinese, dove si registra uno dei picchi più alti di casi in tutta la Sicilia.

In allegato, alcuni chiarimenti da Alessio Villarosa, Sottosegretario al MEF, sulle misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario, e la nuova ordinanza per gli spostamenti:
MISURE PER FAMIGLIE E IMPRESEORDINANZA SUGLI SPOSTAMENTI
22-03-2020


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