La Federal Reserve non basta, Borse giù
Milano limita i danni, con il Ftse Mib in calo di un punto percentuale. A Francoforte il Dax30 ha perso il 2%, a Parigi il Cac40 il 3% e a Madrid l'Ibex35 circa il 4%
Altra giornata difficile in Borsa. In avvio delle contrattazioni, Francoforte frana del 4,6%, Milano perde invece il 2,5% ma molti titoli non riescono a fare prezzo, Londra arretra del 4,6 per cento. I future hanno toccato il limite di ribasso a Wall Street, nel giorno della migrazione degli scambi interamente sul formato elettronico, per evitare contatti tra trader nelle sale della Borsa di New York. Sale lo spread tra Btp e Bund tedeschi in apertura: il differenziale di rendimento risale a 200 punti base.
Nel corso della giornata, la Federal Reserve sfodera l'artiglieria pesante, con una nuova misura (per molti equivalente al 'Whatever it takes" di Draghi): ha fatto sapere che acquisterà un ammontare illimitato di Treasury e di mortgage-backed securities per garantire liquidità ai mercati finanziari, colpiti duramente dagli effetti della pandemia da coronavirus. Ma ai mercati non basta: Milano limita i danni, con il Ftse Mib in calo di un punto percentuale. A Francoforte il Dax30 ha perso il 2%, a Parigi il Cac40 il 3% e a Madrid l'Ibex35 circa il 4%. Oggi la Federal Reserve ha messo in campo. Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,0738 dollari (1,07 in avvio e 1,0695 alla chiusura di venerdì), e a 119,714 yen (118 e 119,12), quando il biglietto verde vale 111,456 yen (110,21 e 111,356).
In Asia, se si esclude Tokyo, che avanza dell’1,87% per la possibilità che le Olimpiadi in Giappone non siano cancellate ma solo rinviate, il trend negativo prevale. Non sono bastati quindi gli stimoli economici e monetari varati nei giorni scorsi: Shanghai arretra del 2,59%, Hong Kong del 4,6%, Seul 5,6% e Taipei del 3,37%, mentre il listino australiano che ha perso quasi il 6%. |