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Borse, Milano in leggera risalita. Luce e gas: tariffe giù

Tonfo di Tokyo: Nikkei chiude in calo del 4,51%. L'ex presidente Bce Draghi sul Financial Times: «Agire subito senza preoccuparsi dell'aumento del debito pubblico». Bollette: -18,3% per l'elettricità e -13,5% per il gas

Avvio pesante per le Borse del Vecchio Continente in attesa di nuove misure dai governi centrali. Milano scende del 2% dopo pochi minuti dall'inizio della contrattazioni, mentre sono ancora in risalita i beni rifugio. Lo spread resta ancora in calo (fino a 160 punti nel pomeriggio). A fine giornata, Milano chiude con un guadagno di circa mezzo punto.

La Borsa di Tokyo arretra dopo il maggior rialzo giornaliero in 26 anni fatto segnare mercoledì, mentre tornano i timori di un aumento dei contagi del coronavirus nella Capitale giapponese. Il Nikkei cede il 4,51% a quota 18.664,60, lasciando sul terreno oltre 880 punti. Sul mercato valutario lo yen si mantiene stabile sul dollaro a 110,50 e sull'euro a 120,60.

«Ci troviamo di fronte a una guerra contro il coronavirus e dobbiamo muoverci di conseguenza»: «il costo dell'esitazione potrebbe essere irreversibile». Così Mario Draghi torna, ex presidente della Bce, che con una lunga analisi pubblicata sul Financial Times, racconta come va declinato il nuovo «whatever it takes». «I livelli di debito pubblico devono salire. Ma l'alternativa sarebbero danni ancora peggiori all'economia, rappresentati dalla distruzione permanente delle attività produttive e quindi della base di bilancio», scrive Draghi, con quella che sembra una inversione ad U rispetto alla sua filosofia di riduzione del debito. Quindi bacchetta: «È già chiaro che la risposta» alla guerra contro il coronavirus «deve coinvolgere un significativo aumento del debito pubblico». «La perdita di reddito del settore privato - scrive nella sua analisi - dovrà essere eventualmente assorbita, in tutto o in parte, dai bilanci dei governi. Livelli di debito pubblico più alti diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e sarà accompagnata da una cancellazione del debito privato». E visto che questa è una guerra, le «guerre sono state finanziate da aumenti del debito pubblico. Durante la prima guerra mondiale. In Italia e in Germania fra il 6 e il 15% delle spese di guerra in termini reali sono state finanziate con le tasse».

Intanto crolla la spesa degli italiani per le bollette energetiche: per i prossimi tre mesi, a partire dal primo aprile, le tariffe dell'energia elettrica si riducono del 18,3%, mentre scende del 13,5% la spesa per il gas. Alla base del forte calo c'è il crollo dei prezzi delle materie prime in seguito al calo della domanda per l'emergenza coronavirus. Con la nuova revisione, la spesa complessiva della famiglia tipo (nel periodo tra il 1 luglio 2019 e il 30 giugno 2020) sarà così pari a 521 euro per l'elettricità (con un calo complessivo nei 12 mesi del 7,9%), mentre arriva a 1.019 euro nello stesso periodo per il gas naturale (con una variazione al ribasso del 12%). Complessivamente questo significa che nel periodo, la famiglia tipo avrà risparmiato 139 euro per il gas e 45 per l'elettricità.
26-03-2020


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