Borse contrastate sulla scia dei segnali di ripresa dell'economia
Dati incoraggianti dall'indice pmi manifatturiero cinese, il sondaggio tra i direttori degli acquisti delle aziende. Ma ai listini europei non basta
Dopo la chiusura di Wall Street in netto recupero di ieri (il Dow Jones ha chiuso sopra il 3%), le Borse europee si mantengono in scia positiva e aprono tutte sopra la parità. Milano sale in avvio dell'1,37%. In leggero rialzo lo spread. Durante il corso della giornata però si registra molta volatilità, e alla fine le Borse europee terminano la seduta contrastate. La Borsa di Milano chiude in rialzo: +1,06%, dopo aver aperto a +1,33% e aver viaggiato per tutta la mattinata sopra quota +2%, Piazza affari ha girato in negativo nel primo pomeriggio per poi accelerare in chiusura.
Stesso andamento per le borse europee. In Europa, salgono Madrid (+1,4%), Londra (+1,2%) e Francoforte (+1,1%), mentre rimane in coda Parigi (+0,4%).
A sostenere i listini sono le indicazioni che arrivano dall'indice pmi manifatturiero cinese, il sondaggio tra i direttori degli acquisti delle aziende, balzato a 52 punti dopo i minimi (35,7) toccati a gennaio-febbraio, nel pieno dell'emerenza Covid-19. E il 96,6 per cento delle grandi e medie imprese cinesi ha ripreso la produzione, ma non manca l'avvertenza che è possibile parlare di ripresa dell'economia solo quando il dato PMI sale per almeno tre mesi consecutivi.
Rimbalzano le quotazioni del petrolio, dopo avere toccato ieri i minimi da quasi 18 anni. Il West Texas Intermediate (Wti) balza del 7,3%, a 21,5 dollari al barile, mentre il Brent guadagna il 3,3%, a 23,5 dollari. Lunedì, a New York, il Wti ha raggiunto i valori più bassi dal 2002, scivolando sia pur brevemente sotto quota 20 dollari. |