Borsa, Milano in forte calo. Petrolio a picco
Avvio di seduta e di settimana in calo questa mattina a Piazza Affari, in linea con gli altri listini del Vecchio continente. Pesano le tensino Usa-Cina. Spread a 243 punti base
Giornata difficile in Borsa. In avvio di seduta e di settimana, Piazza Affari, in linea con gli altri listini del Vecchio continente, perde il 3%. A pesare sui mercati sono soprattutto le rinnovate tensioni geopolitiche e commerciali tra Stati Uniti e Cina per la questione del virus e del laboratorio di Wuhan. Il presidente americano Donald Trump ha minacciato conseguenze contro Pechino.
Anche le altre principali Borse europee aprono le contrattazioni con il segno rosso. Londra arretra dello 0,22%, Francoforte del 3,2% e Parigi del 3,5%. In Asia, con Tokyo chiusa per festività, flessione di Hong Kong che archivia la seduta in pesante rosso: gli investitori temono il riacuirsi delle tensioni tra Usa e Cina a seguito delle accuse di Washington a Pechino di essere responsabile della diffusione del virus. Al termine degli scambi l’indice Hang Seng ha perso 1.029,79 punti, pari al 4,18% terminando a 23.613,80 punti
Sempre in avvio di contrattazioni, in rialzo per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato, alla ripresa dopo la pausa. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale scadenza agosto 2030 e il pari durata tedesco sale a 243 punti base dai 239 punti base dell’ultimo riferimento. In aumento anche il rendimento del BTp decennale all’1,88%, in sensibile rialzo dall’1,81% dell’ultimo closing.
Partenza di settimana in forte calo anche per il prezzo del petrolio: il greggio Wti del Texas lascia sul terreno il 7% a 18,3 dollari, annullando i rialzi degli ultimi tre giorni guidati da alcuni segni di un ritorno dei consumi e dai tagli alla produzione. Il pessimismo riguardo l’eccesso di offerta e di scorte, in un mondo paralizzato dal coronavirus torna così a prevalere. Male anche il Brent (-2,3% a 25,81). |