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Regolarizzare i migranti, scontro in maggioranza

Muro contro muro Bellanova-M5S. La ministra dell’Agricoltura: regolarizzazione temporanea di sei mesi, no dei grillini. Salvini: «Sono contrario a una maxisanatoria di massa»

Maggioranza ai ferri corti sulla questione dei lavoratori in nero, nonostante vi sia «una condivisione di fondo», secondo la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, riferendosi al piano di regolarizzazione degli immigrati su cui il governo sta lavorando.

«Ieri abbiamo avuto degli incontri. Riguarderà anche tanti italiani oltre che gli stranieri - spiega Lamorgese a Radio Anch'io - C'è la necessità di far emergere questi lavoratori non solo per garantire i diritti delle persone, ma anche per esigenze di sicurezza sanitaria che in questo momento sono necessarie. Stiamo lavorando e spero che nelle prossime ore si riesca ad arrivare ad un testo definito». «Continueremo a fare tutto quello che serve a fare emersione di lavoro nero, italiani o stranieri. Ma se c'è una sanatoria modello Maroni, Bossi, Fini e altri noi non ci stiamo», dice Vito Crimi, capo politico M5S, ospite di "Mattino 24", su Radio 24.

La proposta di regolarizzazione parte dalla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova (Iv), che spinge per regolarizzare i migranti impegnati nei campi ma, oltre ai braccianti, la sanatoria dovrebbe riguardare anche colf e badanti. Bellanova parla di 600.000 persone. Quella sulla regolarizzazione «non è una battaglia strumentale per il consenso. Queste persone non votano. Se non passa, sarà un motivo di riflessione sulla mia permanenza al Governo. Non sono qui per fare tappezzeria - dice a Radio anch'io Bellanova -. Tra le persone c'è diffidenza perché per anni si è fatta passare l'idea che i diversi sono i nemici e che gli immigrati vengono qui a toglierci il lavoro. Sono invece fondamentali per portare avanti alcune attività, non solo in agricoltura dove rischiamo sperperi enormi per la mancata raccolta, ma anche le badanti che assistono tante persone anziane».

Ma Pd, Italia viva e Leu vorrebbero dunque procedere rapidamente, magari inserendo la sanatoria nel decreto maggio da portare al prossimo Consiglio dei ministri. Il Movimento 5Stelle però non ci sta, minaccia le barricate e prova a far slittare il provvedimento, tanto che chiede anche lo stop ai permessi di soggiorno temporanei, perché «consentiamo a queste persone di continuare a svolgere lavoro nero e di essere oggetto di sfruttamento», arringa Crimi. Il capo M5S annuncia invece la norma proposta dal Movimento 5 stelle per «consentire a chi percepisce reddito di cittadinanza, Naspi e altre forme di andare a svolgere questi lavori» come ad esempio nell'agricoltura «senza perdere il diritto a quel reddito».
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«Se c'è un ministro di un settore strategico come l'Agricoltura che minaccia le dimissioni sull'ipotesi di regolarizzazione di 600mila lavoratori irregolari, se c'è un contrasto nel governo su questo è gravissimo. Sarebbe un pessimo segnale per chi lavora e paga le tasse regolarmente - attacca Matteo Salvini a Skytg24 -. Io poi ovviamente sono contrario a una maxisanatoria di massa. A un settore strategico come quello dell'agricoltura serve un intervento immediato a fondo perduto e non regolarizzazioni».
06-05-2020


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