217.185 contagi, 30.201 morti e 99.023 dimessi
L'Alto Adige brucia i tempi per le riaperture. Anche Fedriga accelera: «In Friuli lunedì riapre commercio al dettaglio». Galli: no evidenze su virus più «buono»
Dall'inizio dell'epidemia, in Italia sono almeno 217.185 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (+1.327 rispetto a ieri). Di queste, 30.201 sono decedute (+243) e 99.023 (+2.747) sono state dimesse. Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 87.961. I pazienti ricoverati con sintomi sono 14.636; 1.168(-143) sono in terapia intensiva.
La curva dell'epidemia di nuovo coronavirus «va decrescendo, è un segnale che prosegue» e «stiamo andando verso un numero più basso in tutte le regioni, compresa la Lombardia». Lo dice il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa organizzata dall'istituto. Tuttavia, solo nella prossima settimana sarà possibile avere i dati relativi all'andamento dei casi nei primi giorni dalla riapertura che dal 4 maggio hanno segnato l'inizio della Fase 2.
L'Alto Adige brucia le tappe: da venerdì pomeriggio, al più tardi da domani mattina, entrerà in vigore la legge provinciale sulla fase 2, «ovvero la ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittadine e dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali». La Provincia Autonoma di Bolzano si stacca dunque da quanto previsto dal governo nazionale in merito alle riaperture delle attività dopo la fase emergenziale legata alla pandemia di coronavirus. Il disegno di legge 52/20 è stato approvato dal Consiglio provinciale altoatesino nella notte tra giovedì e venerdì dopo una lunga maratona con 28 voti a favore, un voto contrario e 6 astensioni. Prime riaperture già venerdì pomeriggio dopo gli adempimenti ma la Provincia consiglia di riaprire le attività da domani. L’ordinanza prevede: dall’entrata in vigore l’immediata ripresa delle attività economiche con la riapertura delle attività commerciali, produttive industriali e artigianali; dal lunedì 11 maggio, sempre nel rispetto delle norme del distanziamento e precauzioni sanitarie, riapriranno le attività inerenti servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti, centri estetici), servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), e musei, istituzioni culturali comprese biblioteche e centri giovanili; dal 18 maggio, sempre seguendo dettagliati protocolli di sicurezza, torneranno ad essere offerti i servizi per l’infanzia con gruppi ridotti; il 25 maggio tocca a tutte le strutture ricettive presenti sul territorio provinciale e gli impianti a fune.
«Non ci sono evidenze reali sul rabbonimento del virus, non ne abbiamo». Così Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, intervenuto ad Agorà su Rai 3, rispondendo alla domanda se il Covid-19 sia diventato più «buono». Sulle misure adottate per fronteggiare l’emergenza coronavirus, Galli ha spiegato: «Stiamo facendo una grande sperimentazione perché l’uso di distanziamento e mascherine, scelte su cui non ci possono essere dubbi, dal punto di vista scientifico è la prima volta nella storia che le applichiamo, per vedere se riusciamo a contenere la coda di un’epidemia come questa. Ma - ha concluso - non ci sono precedenti». |