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Il Tar accoglie ricorso su ordinanza Calabria

Sorvegliati spiagge, parchi, direttrici verso gita al mare, in campagna, in montagna o verso i laghi. Il ministro Boccia: ogni giorno 300 contagiati su posto lavoro

Il Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso presentato dal governo contro l'ordinanza del presidente della Regione Calabria Jole Santelli, del 29 aprile, che consentiva il servizio ai tavoli, se all'aperto, per bar, ristoranti ed agriturismo in vista della Fase 2. Per Santelli si tratta di una «vittoria di Pirro. Intanto l'Alto Adige riapre i negozi e da lunedì via libera anche per ristoranti, bar e musei. «Prendiamo atto della decisione del Tar, ma non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca una battuta d'arresto ai danni di una Regione che stava ripartendo dopo 2 mesi di lockdown e dopo i sacrifici dei cittadini - dichiara Santelli, presidente della Calabria -. Una scelta così importante spettava alla Corte costituzionale, unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto governo-Regioni. Il governo Conte ha poco da esultare: si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l'ordinanza ha avuto validità».

Nel primo weekend della Fase 2, sono stati rimodulati e intensificati i servizi di controllo per evitare assembramenti. Più attenzioni da parte del Viminale dunque per evitare fughe al mare o spostamenti verso le seconde case, anche fuori dalla propria regione. Ovunque saranno sorvegliati spiagge, parchi e le direttrici verso le fughe lampo dei fine settimana, al mare, in campagna, in montagna o verso i laghi. A Roma forze dell'ordine e polizia locale controllano le strade in uscita da Roma, verso il litorale, i laghi e i Castelli. Controlli all'esterno dei locali aperti per vendita take-away, in particolare nelle aree della movida come Trastevere, San Lorenzo, Ponte Milvio. A Milano, dopo le pomeliche, nella giornata di venerdì sono stati oltre 175mila le persone controllate, di queste 1.894 sono state sanzionate, un numero ancora in flessione rispetto a quelli registrati nei giorni immediatamente successivi al 4 maggio. Dai dati del Viminale emerge inoltre che sono state denunciate 27 persone per false dichiarazioni e 4 per aver violato la quarantena. Le attività commerciali controllate sono state circa 67mila con 130 sanzioni e 43 provvedimenti di chiusura.

«Gli ultimi dati dell'Inail dicono che 300 persone al giorno in Italia si contagiano sul posto di lavoro e dieci muoiono. E il lockdown si è allentato da una settimana soltanto. Se si parte senza regole e senza protocolli chi si assumerà la responsabilita' di tutelare la salute dei lavoratori?
». Così il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia al Corriere della Sera. «Serve prudenza», ha specificato il ministro.
TAR ORDINANZA BAR SANTELLI
09-05-2020


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