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Avanti Serie A, B e C, ma stop ai dilettanti

De Micheli: «Dal 3 giugno riaprono tutti gli aeroporti». Scoperto un nuovo meccanismo che fa aggravare il Covid. Rezza: «Dallo studio di sieroprevalenza ci aspettiamo di stimare il vero tasso di letalità»

Avanti le Leghe di Serie A, B e C, stop ai campionati di calcio dei Dilettanti: è questo quanto emerge dal consiglio federale della Figc di mercoledì. Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, aveva annunciato martedì l'ok definitivo agli allenamenti collettivi, fissando per il 28 maggio un incontro con tutte le componenti del calcio per decidere se e quando far ripartire i campionati. La stagione sportiva 2019-20 dunque dovrà terminare entro il prossimo 31 agosto, la Coppa Italia dovrà invece concludersi entro il 20 agosto.

Nel pomeriggio la notizia all'aeroporto di Fiumicino si torna progressivamente a volare: oggi, dopo oltre due mesi dallo scoppio della pandemia in Italia, il primo decollo del volo Air France Roma-Parigi, alle 14:45, il primo dei tre programmati (per ora) per questa settimana dal vettore francese. L
a ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, rispondendo in question time, dice che «un ulteriore incremento, oltre a quello già realizzato con il decreto 207, dei servizi di trasporto, potrà essere disposto a partire dal 3 giugno, data da cui saranno ragionevolmenrte - ipotizziamo e speriamo - consentiti gli spostamenti interregionali, così come quelli da e per l'estero». Allo stesso modo, «sarà possibile procedere a riaprire tutti gli aeroporti dal 3 giugno allorquando saranno nuovamente consentiti i trasferimenti interregionali e internazionali e verranno meno le limitazioni nei trasporti».

Ma dopo la riapertura e la fine delle limitazioni, le scene che arrivano dalle città fanno infuriare più di un sindaco e più di un governatore. Su tutti, il presidente della Regione veneta Luca ​Zaia non ci sta e avvisa che è pronto a richiudere tutto, bar, ristoranti e spiagge, se non verranno rispettate le norme per il contenere il contagio da Covid19: «Troppi video dalle nostre città con movida, tutti senza mascherina. Se riparte il contagio siamo pronti a chiudere. In 10 giorni - ha aggiunto ancora Zaia - io li vedo i contagi: se aumentano richiuderemo bar, ristoranti, le spiagge, e torneremo a chiuderci in casa col silicone». Il presidente del Veneto esclude poi l'ipotesi di un tavolo con le prefetture regionali per provvedimenti contro gli assembramenti per la movida. «Sarebbe un fallimento riunirsi attorno ad un tavolo - ha detto - per obbligare le persone all'uso della mascherina. Non è uno Stato di polizia».

Intanto continua il lavoro degli scienziati per decifrare il rebus dei sintomi di Covid-19 e dei meccanismi della malattia, in particolare sulle forme più gravi, legate a un'eccessiva risposta infiammatoria all'invasione del coronavirus Sars-Cov-2. Uno studio pubblicato sul "Journal of Allergy & Clinical Immunology" e condotto dagli Irccs Policlinico di Milano e Istituto Auxologico Italiano apre una nuova via «dimostrando per la prima volta - spiegano gli autori - come in corso di Covid-19 grave sia attivata proprio questa cascata del complemento». Segni di questa attivazione sono stati rilevati su un gruppo di pazienti analizzati dai ricercatori nell'ambito del loro lavoro. Pier Luigi Meroni, direttore del Laboratorio sperimentale di ricerche di immunologia clinica e reumatologia dell'Auxologico di Milano, dice che «è costituito da una serie di proteine che si attivano a cascata in maniera molto simile a quella della coagulazione».

«Dallo studio di sieroprevalenza ci aspettiamo di stimare il vero tasso di letalità - dice il professor Gianni Rezza, neodirettore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, in audizione alla Commissione Igiene e sanità del Senato -. Abbiamo visto tassi di letalità particolarmente elevati, soprattutto in Regioni più colpite, che hanno avuto terapie intensive sature, ma questi tassi fanno riferimento a un numero di morti su un denominatore che sono i malati che hanno fatto il tampone e, quindi, malati più gravi. Se usiamo come denominatore l’intera popolazione di infetti, compresi gli asintomatici, troveremo dei tassi di letalità molto più bassi. Saranno, dunque, molto importanti - spiega Rezza - i risultati di questo studio di sieroprevalenza». Obiettivo dello studio condotto su un campione di 150mila persone, selezionato dall’Istat, ribadisce Rezza, è anche «stimare le dimensioni dell’esposizione al virus su tutto il territorio nazionale, in modo comparativo fra le diverse aree del Paese, sia quella che hanno avuto un’alta incidenza, sia in quelle meno toccate dal virus», per una fotografia chiara della diffusione dell’infezione.

Riprende poi, con il baseball, lo sport di squadra a Codogno, a tre mesi dal primo caso di coronavirus nella città del Lodigiano. Da domani, iniziano ad allenarsi la formazione under 18 dei Jaguars e quella in Serie B, che attende di sapere se il campionato comincerà il 14 giugno o più avanti: deciderà il 28 maggio il consiglio della Federbaseball.
20-05-2020

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