METEO
BORSA
19/04/2024 17:22
Zalando
POLITICA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Conte: «Dal 25 test sierologici volontari, fate vacanze in Italia»

L’informativa del presidente del Consiglio alla Camera sulla nuova fase della lotta al coronavirus. «Non è il tempo delle movide, fate vacanze in Italia». Rissa M5S-Lega

«In questa fase più che mai resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza e ove necessario l'uso delle mascherine. Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti». Così il premier Giuseppe Conte nell'informativa in Aula alla Camera sulla fase 2.

Secondo il premier, «se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita. Ora, si tratta di riavviare il motore economico e produttivo dopo aver superato la fase più acuta dell'emergenza ma la sfida è ancora più difficile: il rischio aumento della curva del contagio è calcolato, altrimenti non saremmo mai in condizione di ripartire senza vaccino». Dal 25 maggio partiranno poi «i test sierologici volontari e saranno su campione. Il governo ha introdotto una disciplina per realizzare la app Immuni nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza nazionale. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione, i dati verranno usati solo per la tracciabilità del virus». Spiega ancora Conte: «Non confidiamo solo nell'autodisciplina dei singoli, abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici. Stiamo potenziando i controlli tramite i test molecolari e sierologici. L'Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti», che sono stati pari «fino a oggi a 3,17 milioni».

«Siamo consapevoli - dice ancora il presidente del Consiglio - che l'avvio della nuova fase potrebbe favorire, in alcune zone, l'aumento della curva del contagio, è un rischio però che abbiamo calcolato, che terremo sotto osservazione. Dobbiamo accettare questo rischio, non possiamo fermarci in attesa di un vaccino, altrimenti non saremo mai nella condizione di ripartire, ci troveremo con un settore produttivo e sociale irrimediabilmente compromesso». Conte parla anche del Decreto Rilancio: ci sono «15 miliardi per le imprese attraverso aiuti a fondo perduto, sgravi fiscali e un ampio ventaglio di incentivi per riaprire le attività». Fra le misure «c'è l'esenzione del saldo Irap per le imprese sotto i 250 milioni di euro di ricavi: ne beneficeranno 2 milioni di aziende». Sono poi previsti «crediti d'imposta e il rimborso degli affitti commerciali». «Colgo l'occasione per invitare tutti i cittadini a fare le vacanze in Italia: è questo il modo migliore per contribuire al rilancio della nostra economia in questa fase di emergenza coronavirus. Abbiamo tagliato l'Imu per gli albergi e istituto un fondo vacanze da 50 milioni», ha detto ancora Conte.

Ma la seduta è stata caratterizzata dalla rissa tra la Lega e il Movimento 5 Stelle, tanto che il presidente Fico è dovuto intervenire con la sospensione tra proteste e grida. Tutto parte dal deputato M5s Riccardo Ricciardi che ha attaccato la sanità lombarda. Ricciardi ha fatto un intervento prima dai toni ironici, affermando che Conte aveva «sbagliato tutto» perché «ha tentato di salvare la vita e la salute dei cittadini italiani, affidandosi addirittura a scienziati e medici. Chi l'attacca propone modello il Lombardia». Le grida a questo punto hanno iniziato a farsi più forti, ma Ricciardi ha insistito: «Lei, signor Presidente del Consiglio, doveva fare come Gallera, che in conferenza stampa si presentava puntuale, e annunciava un ospedale per il quale hanno speso 21 milioni per 25 pazienti». Le urla si sono trasformate a questo punto in grida ritmate «Buffone, Buffone», col presidente Fico che ha poi richiamato alcuni deputati. Intanto montava la rabbia dei leghisti, con pugni sugli scranni. A farne le spese anche uno dei microfoni, prima che alcuni leghisti abbandonassero gli scranni a loro riservati per dirigersi verso il centro dell'emiciclo, dove Ricciardi stava parlando, costringendo il presidente Roberto Fico a sospendere la seduta.
21-05-2020


Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy