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Jabil Marcianise: licenziamento collettivo per 190 dipendenti

Il comunicato dell'azienda: dal 25 maggio, data in cui scade la cassa integrazione. Le sigle proclamano 8 ore di sciopero. I sindacati: inaccettabile durante pandemia

Annuncio della Jabil, società americana, che produce componenti e circuiti elettronici: procederà al licenziamento collettivo di 190 dipendenti in esubero del sito di Marcianise (Caserta). Sindacati subito sul piede di guerra: inaccettabile durante una pandemia.

In una nota diramata dall'azienda si legge: «Da diversi anni a questa parte il sito Jabil di Marcianise si è dovuto confrontare con un contesto economico sfidante, volumi in calo e risorse sotto-utilizzate. Per affrontare la situazione, Jabil ha lavorato con le organizzazioni sindacali e con gli stakeholder, sia locali sia nazionali, a un programma di outplacement volontario per offrire ai dipendenti un'opportunità di reimpiego in altre imprese locali, interessate ad assumere i dipendenti di Jabil». Le aziende che hanno partecipato al programma di reimpiego, precisano dall'azienda, «hanno fatto richiesta di un numero di lavoratori maggiore rispetto ai dipendenti di Jabil in esubero. Jabil ha reso inoltre disponibili significative risorse economiche sia per i dipendenti, come incentivi all'esodo, sia per le aziende che assumeranno i dipendenti di Jabil, a supporto dei loro business plan. Tutto ciò è stato fatto con l'intento di agevolare il più possibile il processo di ristrutturazione e favorire un esito positivo per tutti. Nonostante questi sforzi e il continuo impegno di Jabil, ad oggi si registra purtroppo un risultato deludente sulle adesioni al reimpiego, nonostante le numerose proposte ricevute, che non ci consente di risolvere il problema».

Alla luce di questo, dal prossimo 25 maggio, data di scadenza della Cigo, Jabil «procederà al licenziamento collettivo dei dipendenti identificati, sempre che essi non abbiano aderito agli schemi di ricollocamento e incentivazione offerti". L'azienda sottolinea che ai 190 dipendenti in esubero «sono state offerte opportunità sia in termini di ricollocamento che di incentivazione all'esodo. Tale sviluppo non è in alcun modo una valutazione negativa del duro lavoro e dell'impegno dei dipendenti di Marcianise».

Contro la decisione dell'azienda si schierano i sindacati dei metalmeccanici: subito otto ore di sciopero per venerdì e sabato allo stabilimento di Marcianise.
«La decisione della Jabil - spiega il segretario della Fiom-Cgil di Caserta Francesco Percuoco - è inaccettabile anche perché è stata presa in dispregio delle norme nazionali che sospendono i licenziamenti in questo periodo di pandemia, dando la possibilità a costo zero di rinnovare la cassa integrazione già ottenuta».
22-05-2020


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