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Dal 3 giugno stop autocertificazione

Da mercoledì cade l’ultimo divieto: quello di spostarsi tra regioni. Tumori, allarme oncologi: «Possibile pandemia di contagi, screening in ritardo per il Covid»

Da mercoledì 3 giugno non ci sarà più bisogno dell’autocertificazione: cade infatti anche l’ultiimo divieto, quello di spostarsi da una regione all’altra. I cittadini saranno quindi liberi di uscire dalla propria regione senza dover portare con sé alcun modulo. Stop quindi alle autocertificazioni che in più versioni, in base ai diversi dpcm che hanno regolamentato il lockdown, hanno accompagnato gli italiani durante il lockdown.

Intanto l'oncologo Giuseppe Curigliano,
direttore della Divisione nuovi farmaci allo Ieo, l'Istituto europeo di Oncologia a Milano e professore di Oncologia medica all'Università, intervistato dal Corriere della Sera, lancia l'allarme per una possibile piccola pandemia di tumori a causa del Covid19: «Ha ritardato tutti i programmi di screening. Quelle attività che hanno come obiettivo di intercettare i tumori al loro inizio. Probabilmente, nei prossimi mesi, quando riprenderanno, ci troveremo di fronte a un numero più grande di casi avanzati, meno curabili e meno guaribili». Curigliano sarà l'unico italiano a parlare all'Asco - il congresso annuale dell'American Association of Clinical Oncology di Chicago, il più importante in materia di oncologia - di cancro e coronavirus. «Il fatto di avere un tumore rappresenta un fattore di rischio che rende più grave l'infezione da coronavirus», spiega il professore citando gli studi realizzati sul tema e sottolineando la necessità, per il futuro, di «un potenziamento della medicina territoriale, i family doctors, come li chiamano gli anglosassoni. I nostri medici di medicina generale. Quelli che dovrebbero intercettare i segnali di malattia, inviare i pazienti allo specialista, ma poi riprenderseli in carico quando devono seguire le terapie».
31-05-2020


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