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«1.000 euro di multa per chi viola isolamento»

Zaia dopo il nuovo focolaio in Veneto. Il governatore: «Chiedo che a livello nazionale venga punito penalmente anche il soggetto negativo che non rispetta l’isolamento»

Nuova stretta del governatore del Veneto Luca Zaia: chi abbandona l'isolamento fiduciario causa coronavirus, anche per soggetti negativi al tampone, la sanzione in Veneto è di 1.000 euro. A prevederlo è la nuova ordinanza regionale presentata dal presidente.

Se la violazione riguarda il posto di lavoro, il datore di lavoro dovrà pagare 1.000 euro per ciascun dipendente dell'azienda. Con le nuove disposizioni, inoltre, in Veneto l'azienda Ulss ha l'obbligo di denuncia e di comunicazione al sindaco, al Prefetto e alla polizia dei soggetti obbligati all'isolamento fiduciario, per eventuali controlli e misure cautelari. «Chiedo che a livello nazionale si possa portare al penale la violazione dell'isolamento fiduciario anche del negativo - dice lo stesso Zaia -. Mi aspetto che sul ricovero coatto si provveda, e ne ho parlato con il ministro Speranza, a trovare la modalità con un decreto, in maniera che i sanitari decidano se provvedere all'isolamento fiduciario in casa, e se il caso è grave, di fare in modo di evitare di disperdere il virus sul territorio».

«Il Tso non si fa solo per le malattie psichiatriche, lo si fa anche per epidemie o altre attività - ha aggiunto ancoraa Zaia -. Ho sentito il ministro Speranza venerdì e sabato scorsi. Lo ha dichiarato, e ha detto che condivide la posizione sul tema del ricovero, quando un cittadino ha l'obbligo di essere ricoverato e non può provvedere alle cure in sicurezza, i sanitari hanno l'obbligo di farlo. A noi interessa che il virus non si diffonda, e non è una questione di razzismo. Siccome il Veneto si è sempre dimostrato all'avanguardia, la nuova ordinanza è semplice da un lato perché comprensibile a chiunque ma, dall'altro, anche complicata perché bisognerà lavorare di più per limitare in più possibile i contagi».

Il governatore ricorda quindi che «chi rifiuterà il ricovero ospedaliero dopo essere risultato positivo al test e come richiesto dai sanitari sarà denunciato immediatamente all'autorità giudiziaria, ma l'ordinanza prevede anche una sanzione di mille euro anche per i lavoratori dell'azienda che si rifiuteranno di sottoporsi al tampone. Sanzioni previste anche per le aziende che non segnaleranno all'Ulss di competenza di avere dipendenti da sottoporre ai test perchè rientrati dall'estero. Fino ad oggi, chi partiva e tornava in Veneto entro 120 ore di soggiorno, secondo il Dpcm in vigore, non veniva sottoposto alla quarantena, oggi con questa ordinanza risolviamo questo vulnus».
06-07-2020

Linear

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