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2-0 alla Samp e Juventus campione d'Italia

Anche con Sarri, i bianconeri non deludono i fan: nono scudetto consecutivo, anche senza l’entusiasmo degli ultimi 8 anche e soprattutto senza tifosi allo Stadium

La Juve batte la Samp e vince il nono scudetto consecutivo, dopo aver condotto l'ennesima stagione condotta con meno dominio rispetto al passato e con un calo nel finale che non ha riaperto i giochi solo perché Lazio e Inter non sono state in grado di approfittarne.

A fine partita festa dei bianconeri anche se contenuta, tra gavettoni e cori negli spogliatoi, con Maurizio Sarri coperto di schiuma con lo Champagne in mano, per festeggiare il suo primo titolo italiano. Manca ovviamente l’entusiasmo degli ultimi 8 e, soprattutto, mancano i tifosi allo Stadium, ma non per questo non si gioisce. «Cristiano e Dybala fanno la differenza, la grande parte dello scudetto è merito loro. Questa stagione è stata difficile. Vincere è difficile in una squadra che vince da tanti anni. Non è stata una passeggiata restare ad alti livelli, non bisogna mai dare nulla per scontato - così Maurizio Sarri a caldo -. Il presidente è un grande personaggio, ti sta vicino soprattutto nelle sconfitte e ti dà grande carica. I dirigenti sono persone con cui puoi sempre scambiare opinioni, ci sono sempre, la società qui è una componente importante. A livello di organizzazione è a livello delle top euriopee».

«E' stato un campionato particolare - ha ribadito -, durissimo, faticosissimo. Averlo vinto con due giornate di anticipo è un merito. Sono andato via prima del fischio finale per paura della secchiata., ho preferito aspettarli dentro, però mi hanno preso lo stesso». E a chi gli chiede delle difficoltà risponde: «Non lo so se sono sottovalutato, so che di allenatori in attività che hanno vinto in Italia e in Europa ce ne sono pochi. Molto pochi. La costante di questi nove anni è la società. Questa società ti mette in condizione di poter vincere, all'esterno può sembrare una società fredda, ma nei momenti difficili ti sta vicino. Penso ci sia molto di loro in questo filotto di scudetti».
26-07-2020

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