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IL TRIBUNALE DI ROMA SEQUESTRA ED OSCURA TUTTI I CANALI ONLINE DELL'UNAC
La misura cautelare è stata chiesta dalla Procura della Repubblica di Roma dopo le denunce-querele presentate dal Comandante Generale e dal Capo di Stato Maggiore dell'Arma dei Carabinieri
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, Dott. Paolo Andrea Taviano, con decreto del 21 agosto 2020 ha disposto il sequestro e l'oscuramento di tutti i siti internet (Facebook, Youtube, Tv online ed altri siti) appartenenti all'Associazione UNAC (Unione Nazionale Arma Carabinieri). Il provvedimento giudiziario è stato emesso nell'ambito del procedimento penale instaurato a carico di Antonio Savino, fondatore dell'Unac, indagato per il reato di diffamazione aggravata nei confronti dei vertici dell'Arma dei Carabinieri ed, in particolare, del Comandante Generale, Gen. C.A. Giovanni Nistri, del Capo di Stato Maggiore dell'Arma e Direttore della rivista "Il Carabiniere", Gen. D. Teo Luzi, del Sottocapo di Stato Maggiore del Comando Generale, Gen. D. Mario Cinque, del Capo del V reparto del Comando Generale, Gen. B. Massimo Mennitti, del Capo Ufficio Affari Giuridici e Condizione Militare del Comando Generale, Col. Claudio Lunardo, del Capo Ufficio Stampa del Comando Generale e legale rappresentante dell'Ente Editoriale per l'Arma dei Carabinieri, Ten. Col. Manuel Scarso. Della vicenda alla base delle denunce-querele sporte dagli alti Ufficiali dell'Arma ci eravamo già occupati l'anno scorso con il nostro articolo "Carabinieri: fake news pubblicate sul web".
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24-09-2020
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