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Istat, a fine 2019 rapporto debito/Pil al 134,7%

Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) – spiega una nota – è risultato positivo e pari all’1,8% del Pil, con una crescita di 0,4 punti percentuali rispetto al 2018

L’Istat pubblica i principali dati della Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP), riferiti al periodo 2016-2019, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Disavanzi Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht.

Nel 2019 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-28.650 milioni di euro) è stato pari al 1,6% del Pil, in diminuzione di circa 10,3 miliardi rispetto al 2018 (-38.997 milioni di euro, corrispondente al 2,2% del Pil). Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è risultato positivo e pari all’1,8% del Pil, con una crescita di 0,4 punti percentuali rispetto al 2018. La spesa per interessi, che secondo le attuali regole di contabilizzazione non comprende l’impatto delle operazioni di swap , è stata pari al 3,4% del Pil, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2018.

I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2016-2019 sono quelli pubblicati dalla Banca d’Italia e sono anch’essi coerenti con il Sistema Europeo dei Conti (Sec 2010). A fine 2019 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.409.904 milioni di euro (134,7% del Pil). Rispetto al 2018 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è aumentato di 0,3 punti percentuali.

In base al Protocollo, spiega l'Istat, i Paesi europei devono comunicare due volte all’anno (entro il 31 Marzo e il 30 Settembre) i livelli dell’indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli stessi per l’anno in corso. Sulla Notifica trasmessa dall’Italia non sono state espresse riserve.
22-10-2020


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