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Agire
Speranza: «I segnali positivi non bastano»

Anec sull'idea delle vaccinazioni nei cinema: «Non è fattibile». Sicilia, il ministero invia i Nas in merito alla situazione posti letto ospedalieri e di terapia intensiva

«I primi segnali in controtendenza dopo le settimane di crescita vertiginosa del contagio si vedono, ma sono ancora del tutto insufficienti. La pressione sui sevizi sanitari è fortissima - così ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo a Farmacistapiù -. L’Indice Rt sta calando ma dovrà ancora scendere strutturalmente sotto l’1. Sola allora vedremo risultati più significativi. Dovremo ancora resistere. Guai a interpretare questi primi segnali come a un liberi tutti».

Intanto
Simone Gialdini, direttore generale di Anec e Anem, risponde all’idea della virologa Ilaria Capua di utilizzare per le future vaccinazioni anti Covid -19 nei cinema (e nei teatri) oggi chiusi per virus: «Le sale cinematografiche sono votate allo spettacolo, la proposta di trasformarci in presidi sanitari ci ha spiazzato. Ci sembra innanzitutto un’ipotesi temporalmente catastrofista perché per quando arriveranno i vaccini speriamo di aver superato la criticità dell’epidemia e di aver riaperto le sale» chiarisce, spiegando quindi che i cinema con i loro arredi e le poltroncine di velluto, per diventare luoghi di vaccinazione «richiederebbero interventi di tipo igienico-sanitario» e una successiva riconversione all’attività cinematografica sicuramente complicati e dispendiosi. «Ci sono caserme vuote e strutture pubbliche sicuramente più idonei alle vaccinazioni».

In mattinata, infine, il ministero della Salute ha disposto l’invio di personale tecnico e agenti dei carabinieri del Nas in Sicilia, in merito alla situazione della disponibilità di posti letto ospedalieri e di terapia intensiva. «I siciliani hanno il diritto di sapere quanti sono i posti letto realmente disponibili nelle strutture sanitarie dell’isola. In base alle ricognizioni effettuate dai sindacati emerge uno scostamento tra i posti indicati sulla carta e quelli realmente operativi» aveva dichiarato in precedenza il presidente della commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana, Claudio Fava, che aveva appunto sollecitato l’invio di ispettori dal Ministero della Salute, parlando di «pressanti sollecitazioni da parte dell’assessorato regionale sulle strutture sanitarie a caricare i dati sui posti letto».
21-11-2020


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