Nel Lazio locali chiusi alle 18 e coprifuoco alle 22 fino a marzo
Questo è quanto dichiarato dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato in un’intervista a Il Messaggero. Nel Lazio ci sono ancora troppi casi se paragonati a settembre
Lo stop a bar e ristoranti alle 18 e il coprifuoco dalle 22 nel Lazio durerà ancora a lungo: almeno fino a marzo. A dirlo è l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato che, in un un'intervista rilasciata al Messaggero, ha parlato del rischio di una terza ondata e della necessità di mantenere le restrizioni fino a primavera. «Naturalmente ci saranno interventi per le attività che rimarranno chiuse, come per le palestre, per il mondo della cultura, per il commercio ambulante dei mercati».
Secondo l'assessore, «una cosa deve essere chiara: le misure adottate sono e saranno sempre proporzionali alla situazione dell’epidemia. Nel Lazio siamo stati prudenti e Roma oggi è tra le capitali europee che, pur con molte difficoltà, hanno sofferto meno, grazie al rigore dei comportamenti e anche alle misure che abbiamo adottato. Ora bisogna proseguire». D'Amato ha poi dichiarato che ci vorranno almeno tre mesi prima di pensare a un allentamento delle misure. Questo perché «il virus circola, l’Rt non è sotto controllo e per la campagna di vaccinazione ci vorrà tempo». E se casi e ricoveri diminuiscono, il Lazio ha comunque sui 1500 casi al giorno. Troppi, se paragonati al mese di settembre. L'obiettivo è arrivare già a gennaio con un Rt allo 0,5: ma non è scontato visti giorni di festa davanti. E se le persone dovessero spostarsi come in estate, la terza ondata è più una certezza che una probabilità.
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