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«Conte ha i numeri? Andrò all’opposizione»

Così l'ex premier Renzi, dopo che da Palazzo Chigi avevano fatto sapere: se si sfila, impossibile nuovo governo con Italia viva. Stasera il Consiglio dei ministri alle 21.30

In attesa di stasera, quando il Recovery plan approderà in Consiglio dei ministri fissato per le 21.30, il governo di Giuseppe Conte resta in bilico, minacciato dal leader di Italia viva Matteo Renzi. Al sì dell’esecutivo al piano per i fondi europei, infatti, l’ex premier ha intenzione di ritirare la sua delegazione al governo. «Quando arriverà il testo valuteremo e decideremo se astenerci o votare a favore in Consiglio dei ministri, perché prima di tutto viene l’interesse del Paese, ma subito dopo faremo quello che dobbiamo fare» avrebbe detto. Dal canto suo Giuseppe Conte non esclude una sfida in Parlamento: se Renzi apre di fatto la crisi, dovrà prenderne atto e decidere con il presidente della Repubblica cosa è meglio fare.

«Se il leader di Iv Matteo Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, per il presidente Giuseppe Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Iv». Questo intanto trapela da Palazzo Chigi. Pronta la replica di Renzi, che nella sua Enews scrive: «A differenza di ciò che raccontano a reti unificate i cantori del pensiero unico, non c’è nessuna richiesta di poltrone, nessuna polemica pretestuosa, nessun atto irresponsabile. Quello che noi stiamo facendo si chiama POLITICA: studiare le carte, fare proposte, dare idee. Irresponsabile sarebbe sprecare centinaia di miliardi dei nostri figli facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità, sull’educazione, sull’innovazione». Se non ci sono risorse sufficienti nel piano pandemico nazionale, ribadisce, «prendiamo il Mes». «Leggo le veline di oggi sulla stampa: come si fa a aprire una crisi di governo con tutti questi morti? - continua -. Io rispondo: davanti a tutti questi morti, noi non vogliamo più ministeri. Vogliamo più soldi per la sanità. È così difficile da capire?».

In precedenza,
la ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova (Iv), a Radio Anch’io, aveva detto: «Io vedo che Conte continua a lanciare sfide. Sarebbe utile che il presidente del Consiglio lavorasse per costruire delle alleanze perché se sta lavorando per i responsabili non è un comportamento corretto verso una maggioranza che quest’anno ha lavorato». «Il metodo è anche merito e se non c’è affidabilità tra le persone che lavorano insieme è evidente che o si cambia metodo o si cambiano le persone, non ci sono alternative. Il punto adesso è intendersi sul metodo e sul merito», ha aggiunto.

È possibile che ci sia una ricomposizione della maggioranza in extremis, evitando la «conta» in Parlamento? «Dovete chiedere al presidente del Consiglio». Così nel pomeriggio Renzi ai giornalisti al Senato. A chi gli faceva notare che potrebbe quindi essere una crisi di governo “al buio”, il leader di Italia viva ha ribadito: «Non è crisi al buio, se il presidente del Consiglio ha preso questa linea, evidentemente è convinto di avere i numeri e va bene così, si chiama democrazia parlamentare e noi si va all’opposizione». Intanto il suo partito smentiva «passi indietro» rispetto alle decisioni relative al governo. In queste ore, hanno spiegato fonti qualificate renziane, si sta cercando un luogo dove fare una conferenza stampa domani pomeriggio, alla Camera o al Senato.
12-01-2021

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