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Agire
Ue verso passaporto europeo per i vaccinati?

In arrivo 7 milioni di euro all’Italia per la raccolta del plasma iperimmune nella cura al Covid. Le varianti Brasile sono due, cresce l’allarme in Gran Bretagna

Un certificato europeo per consentire alle persone vaccinate di viaggiare più liberamente. Lo dice la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, aprendo così all'idea di un «passaporto per gli immunizzati» lanciata dal premier greco Kyriakos Mitsotakis. «Penso che sia importante. E, come ho detto, dobbiamo avere un requisito medico che dimostri che le persone siano state vaccinate», ha affermato von der Leyen in un incontro con alcuni media portoghesi.

«Qualunque cosa si decida - sia che dia priorità o accesso a determinati beni - è una decisione politica e giuridica che dovrebbe essere discussa a livello europeo», ha spiegato la presidente della Commissione. Anche i rappresentanti nazionali presso l'Organizzazione Mondiale della Sanità si stanno confrontando sul passaporto sanitario.

Intanto
dalla Ue arrivano 7 milioni di euro all’Italia per la raccolta del plasma iperimmune nella cura al Covid
Via libera dalla Commissione Europea ad un finanziamento di oltre 7 milioni di euro destinato a supportare i servizi trasfusionali italiani che hanno raccolto, raccolgono o pianificano di raccogliere plasma da convalescente Covid-19. lo rende noto il Centro nazionale sangue (Cns). I fondi sono stati ottenuti nell’ambito del programma Esi (Emergency Support Instrument), nato per aiutare gli Stati membri ad affrontare la pandemia e sono destinati a progetti dei servizi trasfusionali di 14 regioni italiane.

Cresce poi la preoccupazione, fra gli scienziati britannici e di altri Paesi, per la possibile virulenza e le incognite legate a una nuova, ulteriore mutazione del coronavirus riscontrata di recente in Brasile. «Le varianti brasiliane», che hanno indotto fra l’altro il governo di Londra a imporre da oggi la chiusura temporanea precauzionale dei confini del Regno Unito ai viaggi dall’intero Sudamerica e dal Portogallo, sono in realtà «due», ha spiegato alla Bbc la professoressa Wendy Barclay, capo del G2P-UK National Virology Consortium. Ed almeno una delle due è già presente nel Regno Unito.
15-01-2021

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