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Cashback, con 20 sì e 114 no il Senato respinge la mozione per lo stop
Era stata presentata da Fratelli d'Italia per chiedere la sospensione per destinare i fondi all'ampliamento degli aiuti alle imprese in crisi
Il Senato ha respinto la mozione presentata da Fratelli d'Italia per sospendere il cashback. Il documento ha avuto 114 voti contrari, 20 favorevoli mentre sono stati 89 gli astenuti. Approvato, invece, l'ordine del giorno della maggioranza con 190 sì, 20 no e 13 astenuti. Il testo impegna il governo «ad approfondire il monitoraggio del programma cashback, anche al fine di adottare eventuali provvedimenti correttivi». La mozione era stata presentata a Palazzo Madama da Fratelli d'Italia prima della formazione del Governo Draghi, chidendo che il governo s'impegni a cancellare il cashback per destinare almeno i tre miliardi previsti per il 2022 (mentre sono 1,75 quelli destinati all’operazione nel 2021 a cui si aggiungono i 223 milioni per l’avvio nel 2020) ad ampliare gli aiuti alle imprese in crisi. Soprattutto la mozione puntava sulla mancanza di proporzionalità della misura rispetto ai pagamenti in contante. E, secondo quanto riportato dai parlamentari, non sussisterebbero evidenze specifiche sul recupero di gettito. Inoltre, sempre per la mozione, di cui il primo firmatario era Luca Ciriani (Fdi), il cashback finisce per premiare esclusivamente i soggetti con più disponibilità economiche. |
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07-04-2021
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