Rt a 0.86, cala pressione sugli ospedali
L'incidenza da 123 casi a 96. Il 27 aprile le terapie intensive Covid erano al 30%. Iss: «Nessuna Regione ad alto rischio». Italia da lunedì quasi tutta in giallo
L'Rt nazionale scende a 0,86 dai 0,89 della scorsa settimana e l'incidenza dei casi settimanali ogni 100 mila abitanti cala a 96 casi contro i 123 della settimana passata. L'Italia dunque si presenta migliorata al lunedì che la vedrà quasi tutta vestita di giallo. Le buona notizie provengono dalla Cabina di regia Istituto Superiore di Sanità - ministero della Salute.
L'ultimo monitoraggio fa ben sperare nel fatto che ormai la terza ondata della curva epidemica da Covid-19 in Italia stia scemando: i ricoveri, infatti, si sono quasi dimezzati nell'arco di un mese e cala di settimana in settimana la pressione sulle terapie intensive. Dal Monitoraggio settimanale risulta anche che nessuna Regione è classificata a rischio alto per la terza settimana consecutiva. «Scende il numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (3 Regioni/Pa vs 5 della settimana precedente)».
Secondo la bozza del report settimanale Istituto superiore di sanità ( Iss) - ministero della Salute sull'andamento di Covid-19 in Italia, il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la soglia critica (23%) - precisano gli esperti di Iss e ministero - con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.423 (4 maggio 2021) a 2.056 (11 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (24%). Solo il 27 aprile scorso, le terapie intensive Covid erano al 30% a livello nazionale e 7 le regioni oltre questo valore. Ora cala anche al 23% la percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid-19 nei reparti ospedalieri ordinari, restando quindi ben al di sotto della soglia di allerta del 40% (superata solo dalla Calabria).
Nonostante il quadro attuale però, vi sarebbe una frenata della riduzione dei decessi secondo il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche. La tendenza delle «ultime cinque settimane alla riduzione dei decessi presenta segni di frenata. Questo risultato è stato ottenuto tramite l'analisi della curva della variazione percentuale a sette giorni della sequenza dei decessi giornalieri». L'analisi delle curve dell'incidenza dei decessi a livello regionale rivela inoltre, sottolinea Sebastiani, che «la Toscana è in lenta discesa; per il Piemonte, come accade a livello nazionale, la discesa è in frenata; la Lombardia, la Campania, la Sardegna e la Sicilia sono invece in stasi, e la Calabria é in fase di crescita». |