Sicilia da zona gialla, Sardegna in bilico
Cala però il tasso di positività. La Sicilia è la regione in cui la campagna vaccinale va più a rilento. Papa Francesco: "Vaccinarsi è un atto d'amore"
Zona gialla in vista dove il numero di vaccinati è minore. Su tutti, la Sicilia, prima per contagi e terzultima, subito avanti alle province di Trento e Bolzano, per cittadini immunizzati: il 50,7% (la classifica è guidata da Lazio e Lombardia). In Sardegna il 54,5% della popolazione è vaccinata precedendo (Liguria e Veneto), ma il numero di positivi e di ricoverati è più alto, al punto che la sua permanenza in zona bianca è a rischio.
Anche la situazione negli ospedali siciliani preoccupa. Il contagio fa un ulteriore balzo e raggiunge i parametri che dovrebbero farla diventare zona gialla da lunedì. La Sicilia è da molti giorni la regione con il maggior numero di nuovi positivi: 1.229 solo martedì. L’incidenza settimanale calcolata su 100 mila abitanti è già da quindici giorni ben sopra il numero soglia di 50: 140,1 nell’ultima settimana, 148 ieri. Parallelamente aumentano i ricoverati: stando al monitoraggio dell’Agenas, l’agenzia che raccoglie i dati delle aziende sanitarie, nei reparti ordinari sono il 17%, quindi due punti percentuali in più rispetto alla soglia considerata di allerta. Nelle rianimazioni, con 77 persone attualmente ricoverate, si tocca quota 10,1%, cioè uno 0,1% in più rispetto alla soglia di rischio.
Altra regione da settimane sotto la lente di ingrandimento del monitoraggio, è la Sardegna. Martedì, sempre l’Agenas, ha segnalato il superamento della soglia di allerta, nelle terapie intensive: l’11% dei letti è occupato. Ferma al 9% invece la percentuale di occupazione nei reparti ordinari. Ma i dati che stanno girando, fanno sapere dalla Regione, non sono aggiornati: le terapie intensive in Sardegna sono piene all’8%, si stima. Poi c'è la Calabria, col suo sistema sanitario fragile. La percentuale di letti occupati da malati Covid nelle terapie intensive è ancora ben al di sotto dei valori soglia, cioè al 7%. Ma solo martedì, con 4 nuovi ricoveri, c’è stato un balzo del 3%. E riguardo ai reparti ordinari, anche la Calabria, col 14% di posti occupati, è pericolosamente vicina ai valori da zona gialla.
Intanto, in un videomessaggio ai popoli sulla campagna di vaccinazione contro il Covid, Papa Francesco invita tutti a vaccinarsi in quanto «è un atto di amore». «Grazie a Dio e al lavoro di molti oggi abbiamo vaccini per proteggerci dal Covid - ha detto -. Questi danno la speranza di porre fine alla pandemia ma solo se sono disponibili per tutti e se collaboriamo gli uni con gli altri. Vaccinarci è un modo semplice ma profondo di prenderci cura degli altri». «Con spirito fraterno, mi unisco a questo messaggio di speranza in un futuro più luminoso», afferma il Pontefice nel videomessaggio in spagnolo. Il Papa ha parlato di un vero e proprio atto di amore: «Amore per se stessi, amore per familiari e amici, amore per tutti i popoli. L'amore è anche sociale e politico, c'è amore sociale e amore politico, è universale, sempre traboccante di piccoli gesti di carità personale capaci di trasformare e migliorare le società». Il videomessaggio, che è stato diffuso nel quadro della campagna internazionale "De ti depende" ("Dipende da te") per la vaccinazione anti-Covid, vede la partecipazione anche di alcuni esponenti della Chiesa cattolica del Continente americano: mons. Josè Horacio Gomez Velasco, arcivescovo di Los Angeles; card. Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Città del Messico; card. Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa; card. Claudio Hummes, arcivescovo emerito di San Paolo del Brasile; card. Josè Gregorio Rosa Chavez, vescovo ausiliare di San Salvador; mons. Hector Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo, Perú. |