Mattarella all'inaugurazione del Salone del Mobile di Milano
«Questa occasione, che raccoglie coraggio di impresa, creatività e cultura, è di straordinario significato in questo momento, per il rilancio e la ripresa del Paese»
Dopo l’annullamento dell’ultima edizione dello scorso anno e il rinvio di questa primavera a causa della pandemia, in mattinata ha aperto i battenti il Salone del Mobile di Milano - ribattezzato per l’occasione e le tante novità introdotte in questa edizione "Supersalone". Alle taglio del nastro ha partecipato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ad accogliere il capo dello Stato in Fiera a Rho, sede della kermesse internazionale dedicata al design che durerà sei giorni e sarà aperta a tutti, c'erano anche il presidente di Fiera Milano e presidente di Confindustria Carlo Bonomi, la presidente del Salone Maria Porro, il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, il sindaco di Milano Beppe Sala, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il prefetto di Milano Renato Saccone. Dopo il taglio del nastro, Mattarella ha fatto un breve giro dei padiglioni, prendendo infine parte alla cerimonia ufficiale aperta con l’inno di Mameli intonato dal cantante Marco Mengoni.
«Desidero esprimere l'apprezzamento e gli auguri per il Salone e la Fiera. Questo è un appuntamento di particolare importanza, abitualmente. Un punto di riferimento mondiale per il settore, in cui il Paese è all'avanguardia - ha detto il Presidente della Repubblica inaugurando il Salone del Mobile. Questa occasione, che raccoglie coraggio di impresa, creatività e cultura, è di straordinario significato in questo momento, per il rilancio e la ripresa del Paese». «È un bel segnale per il comparto, per la Lombardia, per il Paese - ha detto invece il governatore lombardo Attilio Fontana a margine del suo arrivo all’evento -. È la normalità che sta avanzando, è solo l’inizio, dobbiamo continuare il nostro impegno, dobbiamo continuare nella vaccinazione e così sarà un inizio definitivo. C’è molta emozione per l’idea di ricominciare». |