Caso Pedri, licenziato l'ex primario di ginecologia del Santa Chiara di Trento
Il licenziamento dell'ambito delle presunte vessazioni sugli assistenti venute fuori nel caso della scomparsa della ginecologa di 32 anni. La difesa annuncia il ricorso
L'ex primario del reparto di ginecologia del Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo, è stato licenziato per «elementi di criticità oggettiva» nella gestione dell'unità operativa. Il licenziamento s'inquadra nell'ambito del caso della scomparsa di Sara Pedri, la ginecologa di 32 anni che, dopo il trasferimento dall'ospedale di Trento a quello di Cles, si era dimessa 24 ore prima della sparizione.
Le indagini in corso sulla scomparsa di Pedri avrebbero portato alla luce presunte vessazioni dell'ex primario sugli assistenti, da qui i provvedimenti. La vicenda aveva portato il ministero della Salute a inviare a Trento gli ispettori e l'azienda sanitaria a scandagliare, attraverso una lunga serie di audizioni, il clima lavorativo all'interno del reparto. La difesa del medico, di cui è titolare il professor Vincenzo Ferrante, fa sapere che «non ci sono fondamenti che giustifichino il licenziamento. Lo proveremo davanti al giudice del lavoro». Intanto sul caso sta indagando anche la procura che ha iscritto nel registro degli indagati l'ormai ex primario e la sua vice, Liliana Mereu, trasferita in altra struttura fuori Regione: sotto la lente d'ingrandimento presunti maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione ai danni di 14 medici e operatori sanitari, tra cui la stessa Sara Pedri. |