|
Covid, i governatori chiedono incontro al governo
Si punta al «doppio binario» con misure più stringenti per i no vax. Il presidente Toti: «Dobbiamo avere la certezza che le attività rimangano aperte per chi si è vaccinato»
Le Regioni chiedono un incontro urgente al governo per discutere le ipotesi di intervento sul green pass e di misure restrittive da applicare solo a chi non è vaccinato. La mossa segue l'allarme dovuto all’aumento dei contagi e soprattutto per la situazione degli ospedali dove la maggior parte dei nuovi arrivi non è immunizzata.
Il vicepresidente della conferenza delle Regioni Giovanni Toti spiega su Facebook: «Il 90% degli italiani non può essere tenuto in scacco da un 10% che non comprende l'importanza del vaccino e vorrebbe dettare alla stragrande maggioranza dei cittadini le proprie rumorose regole. Per questo in Conferenza delle Regioni ho proposto di chiedere un incontro urgente, entro 72 ore, con il Governo. In questo momento non è possibile mantenere un atteggiamento attendista, bisogna anzi stabilire norme chiare per affrontare questa fase della pandemia, tutelando la salute dei cittadini e consentendo all’economia di continuare a crescere, dopo 2 anni difficili. La divisione del Paese in zona gialla, arancione o rossa, deve valere soltanto per i non vaccinati. I vaccinati invece potranno continuare ad organizzare la propria vita, il lavoro, la socialità. Questo è il momento in cui si programmano le vacanze di Natale e tutta la macchina economica che vi gira intorno: è soprattutto a questi lavoratori che dobbiamo dare la certezza che il Paese non richiuderà».
Intervistato dal Corriere della sera, anche il governatore del Veneto Luca Zaia ha definito «un errore» l'ipotesi di imporre il lockdown ai non vaccinati. «L’applicazione del modello austriaco ha oggettivi limiti costituzionali. Resto un ottimista sul fatto che si debba investire di più sul dialogo convincendo gli irriducibili a vaccinarsi. Comunque, ogni decisione la prenderemo assieme, fra governatori». |
|
|
18-11-2021
|
|
|