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Gimbe, impennata dei nuovi casi: +42% in 7 giorni

Aumento della pressione sugli ospedali: ricoveri +17%, terapie intensive +17,3%. In 7 giorni 108 mila somministrazioni nella fascia 5-11, ma scendono i nuovi vaccinati over 12 (-18,1%)

Il Covid non arretra. Stando al monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE, nella settimana 15-21 dicembre 2021, rispetto alla precedente, si è registrato un netto aumento di nuovi casi (177.257 vs 124.568) e decessi (882 vs 663). Crescono anche i casi attualmente positivi (384.144 vs 297.394), le persone in isolamento domiciliare (374.751 vs 289.368), i ricoveri con sintomi (8.381 vs 7.163) e le terapie intensive (1.012 vs 863). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
Decessi: 882 (+33%), di cui 45 riferiti a periodi precedenti; Terapia intensiva: +149 (+17,3%); Ricoverati con sintomi: +1.218 (+17%); Isolamento domiciliare: +85.383 (+29,5%); Nuovi casi: 177.257 (+42,3%); Casi attualmente positivi: +86.750 (+29,2%).

«Da oltre due mesi – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – si assiste ad un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subìto una forte accelerazione. La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi è passata da 15.521 dell’8 dicembre a 25.322 il 21 dicembre (+63,2%), un’impennata favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente». Il rapporto positivi/persone testate ha raggiunto il 28,1% (figura 1), quello positivi/tamponi molecolari il 10,5% e quello positivi/tamponi antigenici rapidi l’1,2%.

Netto aumento anche dei decessi: 882 negli ultimi 7 giorni (di cui 45 riferiti a periodi precedenti), con una media di 126 al giorno rispetto ai 95 della settimana precedente. «Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti COVID: rispetto alla settimana precedente +17% in area medica e +17,3% in terapia intensiva». A livello nazionale, al 21 dicembre, il tasso di occupazione da parte di pazienti COVID è del 13,4% in area medica e dell’11,1% in area critica, con notevoli differenze regionali: la Provincia Autonoma di Trento supera la soglia del 15% in area medica (19,1%) e del 20% in area critica (27,8%); le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica risultano entrambe superate in Calabria (23,2% area medica e 12,4% area critica), Friuli-Venezia Giulia (23,4% area medica e 16,6% area critica), Liguria (22,9% area medica e 14,2% area critica), Marche (18,2% area medica e 15,6% area critica), Provincia Autonoma di Bolzano (18% area medica e 19% area critica) e Veneto (17,6% area medica e 16,5% area critica). Inoltre, per l’area medica si colloca sopra la soglia del 15% la Valle D’Aosta (23,2%), mentre per l’area critica superano la soglia del 10% Abruzzo (10,5%), Emilia-Romagna (12%), Lazio (13,6%), Lombardia (10,5%), Piemonte (10,2%), Toscana (10,7%) e Umbria (10,5%).

Sul fronte vaccini, al 22 dicembre (aggiornamento ore 07.18) l’81% della popolazione (n. 47.994.929) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+298.827 rispetto alla settimana precedente) e il 77,9% (n. 46.145.529) ha completato il ciclo vaccinale (+170.174 rispetto alla settimana precedente). Nell’ultima settimana aumentail numero di somministrazioni (n. 3.671.460), con una media mobile a 7 giorni di oltre 523 mila somministrazioni/die: crescono del 10,8% le terze dosi (n. 3.247.002) e del 13,8% i nuovi vaccinati (n. 274.143), che per circa il 40% riguardano la fascia 5-11 anni che al 21 dicembre ha raggiunto 108.112 somministrazioni (figura 10). I target definiti dalla struttura commissariale nel periodo 15-21 dicembre sono stati sempre superati, fatta eccezione per domenica 19 dicembre: in totale sono state somministrate 462.607 dosi in più rispetto alle 3.200.000 previste. Ma nella settimana 13-19 dicembre il numero dei nuovi vaccinati è salito a 274.143 (+13,8%) rispetto ai 240.918 della settimana precedente: tuttavia a fronte di 76.822 nuovi vaccinati della fascia 5-11 scende il numero degli over 12 (-18,1% rispetto alla settimana precedente). Dei 9,67 milioni di persone senza nemmeno una dose al 21 dicembre, spiccano i 3,55 milioni della fascia 5-11 anni nella quale sono da poco iniziate le somministrazioni e continuano a preoccupare i 2,37 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione.
23-12-2021


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