Scuole, presidi: lunedì 10% personale assenti
Il governo invia la circolare operativa per ripartire, ma Zaia insiste: «Si esprima Cts o qui sarà una calvario». In Sicilia riapertura inviata di almeno tre giorni
Riapertura delle scuole tra le polemiche. I presidi annunciano già che ci saranno assenze lunedì 10 gennaio: 100.000 dipendenti ammalati o in quarantena. Si tratta del 10% di tutto il personale. Intanto il presidente della Regione Veneto Zaia invoca l'intervento del Cts e la Sicilia blocca la riapertura del 10 gennaio: slitta di almeno tre giorni.
Il presidente dell'associazione nazionale presidi Antonello Giannelli dichiara che si stima «che lunedì potrebbero essere assenti 100.000 dipendenti della scuola su un milione - tra docenti e personale Ata - ovvero un 10% del totale, per le più svariate questioni legate a Covid, quarantene, vaccini eccetera. E per ovvi motivi si tratta di numeri stimati approssimativamente e che saranno verificati una volta aperte le scuole».
Coem accennato, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia chiede che si esprima sulla questione scuola il Comitato tecnico scientifico: «Sulla scuola penso sia fondamentale l'autorevole espressione scientifica del Cts, che stiamo ancora attendendo, dopo che su mia iniziativa questa richiesta è stata presentata in Conferenza Regioni e portata al Governo». Secondo Zaia, di fronte «all'importante ondata del contagio» e al dibattito conseguente sulla riapertura o meno «abbiamo davanti uno scenario che sarà un calvario per la scuola, tra insegnanti colpiti dal Covid, altri assenti per malattia, altri ancora no vax e nuove regole della Dad. Insomma quella della scuola rischia d'essere una falsa apertura». |