Sanzioni, primi sequestri agli oligarchi anche in Italia
Sigilli per 140 milioni a seguito alle ritorsioni internazionali contro la guerra in Ucraina seguendo gli alleati europei. Lo spiega il ministero dell’Economia
A seguito alle ritorsioni internazionali contro la guerra in Ucraina, seguendo così i passi di altri paesi europei, l'Italia ha sequestrato beni agli oligarchi russi per un valore di 140 milioni di euro. Sigilli sono scattati finora per i beni in Italia di Alexey Alexandrovits Mordashov, Oleg Savchenko e Gennady Timchenko. Sotto chiave anche proprietà riconducibili a Vladimir Roudolfovitch Soloviev e Alisher Usmanov.
Tra le operazione, la Guardia di Finanza ha “congelato” nel porto di Imperia il maxi yacht Lady M, imbarcazione di 65 metri dell’oligarca russo Alexei Mordashov, presidente del gruppo siderurgico Severstal. Mordashov si trova nella Black List dell’Ue. Stessa sorte per Villa Lazzareschi (del valore 3 milioni di euro) in provincia di Lucca, riconducibile a Oleg Savchenko. Gli oligarchi russi hanno nel nostro Paese molti interessi mobili ed immobili. In tutto, le persone colpite dalle sanzioni europee sono 680.
«Il Comitato – spiega il Mef – ha condotto una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai suddetti regolamenti, e degli scambi informativi in corso”. [Il comitato, NdR] continuerà a garantire il massimo raccordo delle iniziative e azioni amministrative e investigative necessarie ad assicurare l’efficacia delle sanzioni». Le Fiamme Gialle agiscono ai sensi del decreto legislativo numero 109 del 2007, che prevede misure per “prevenire, contrastare e reprimere il finanziamento del terrorismo e l’attività dei Paesi che minacciano la pace e la sicurezza internazionale”. |