METEO
BORSA
02/07/2025 04:10
Zalando
ESTERI
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Zalando
Russia ridurrà "drasticamente" le attività militari

Colloqui in Turchia, Erdogan: «Una pace giusta non avrà perdenti». Il ministro ucraino Kuleba a negoziatori: non mangiate, non bevete. Nuovo scontro tra Mosca e Washington

Nuovo round di colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina, stavolta presso il palazzo Dolmabahce di Istanbul. Prima del summit, i rappresentanti di Mosca e Kiev hanno incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha lanciato un appello per «arrivare il prima possibile alla pace e al cessate il fuoco» e ha ribadito la disponibilità della Turchia ad ospitare un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky.

Una «pace giusta» non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno. Così Erdogan, nel suo benvenuto ai negoziatori russi e ucraini ai colloqui di Istanbul, citato dalla Bbc. «In un momento così critico... mi auguro che i nostri incontri e le nostre discussioni siano di buon auspicio per i vostri Paesi, per la nostra regione e per tutta l'umanità». Il presidente ha poi chiesto un immediato cessate il fuoco e che fermare la tragedia dipende da entrambe le parti. All'incontro presente anche l'oligarca russo Roman Abramovich. «Consiglio a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie» è l'avvertimento del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, secondo quanto riporta l'emittente britannica Sky News, all'indomani della notizia del presunto avvenuto avvelenamento di Abramovich e di due negoziatori ucraini.

Nella notte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video, definisce «passive» le sanzioni imposte dall'Occidente alla Russia, e spiega: «Gli ucraini pagano con la vita le sanzioni deboli. Non ci dovrebbero essere pacchetti di sanzioni sospese, ossia se le truppe russe fanno qualcosa, allora ci sarà qualche risposta, ci sono ora molti accenni e avvertimenti che le sanzioni saranno inasprite, come con un embargo sulle forniture di petrolio russo in Europa, se la Russia usa armi chimiche. Semplicemente non ci sono parole». Zelensky insiste con forza per un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, sottolineando che il mondo non può aspettare le azioni della Russia per rispondere. Nel suo ultimo discorso, il presidente ucraino si è lamentato del fatto che se «forti sanzioni preventive» fossero state adottate in precedenza, avrebbero potuto impedire l'invasione. «Una guerra su vasta scala è iniziata», ha dichiarato Zelensky nel discorso di sette minuti, stando al report della Bbc. «Ora ci sono indicazioni e avvertimenti secondo cui sanzioni presumibilmente più severe, come un embargo sulle forniture petrolifere russe all'Europa, sarebbero messe in atto qualora la Russia utilizzasse armi chimiche».

Intanto Joe Biden torna a definire Vladimir Putin un dittatore, ma lo fa dal suo account di Twitter personale e non su quello ufficiale del presidente Usa, POTUS. «Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l'amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L'Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia». Il tweet arriva poche ore dopo la conferenza stampa nella quale il presidente ha chiarito che i suoi commenti sul leader del Cremlino sono «personali».

A fine giornata, i colloqui di Istanbul tra Russia e Ucraina hanno dato «risultati sufficienti» per l’organizzazione di un faccia a faccia tra i presidenti dei due Paesi, Putin e Zelensky. A sostenerlo è il consigliere presidenziale ucraino, Mikhailo Podolyak, secondo cui il suo Paese continuerà «i negoziati con la Russia, ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti». Se il sistema di garanzie per la sicurezza dell’Ucraina, proposto alla Russia, dovesse «funzionare», il governo di Kiev accetterebbe lo status di «neutralità», ha aggiunto il capo della delegazione ucraina, David Arakhmia. Con la neutralità, ha precisato però, non ci sarebbero basi straniere in Ucraina. Allo stesso tempo, dunque, l’Ucraina non entrerà nella Nato ma la sua candidatura per entrare nell’Unione europea non può essere bloccata. Il Paese ha, infine, proposto alla Russia di tenere consultazioni per 15 anni sullo status della Crimea. Il capo negoziatore russo Medinsky, citato dalla Tass, aveva inizialmente parlato di «colloqui costruttivi» per poi precisare però che la «de-escalation su Kiev non è un cessate il fuoco» e che «il percorso verso la pace è ancora lungo».

Sui colloqui, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato di non aver visto segni di «reale serietà» da parte della Russia nei colloqui con l'Ucraina. «Un conto è quello che dice la Russia e un conto quello che fa. Siamo concentrati su quest'ultimo», ha detto Blinken in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri marocchino Nasser Bourita. «Dobbiamo capire se la Russia sta cercando di prendere tempo per raggruppare le truppe, non lo sappiamo. Se Mosca crede che soggiogare il Donbass sia accettabile è in errore. Gli ucraini determineranno il loro destino», aggiungendo che Mosca non sembri «seria nei colloqui con Ucraina».
29-03-2022


Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy