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Swiatek resta regina di Roma, sconfitta Jabeur

6-2 6-2 per la polacca, in un’ora e 22 minuti di partita. Inanellata la 28esima vittoria consecutiva (la quarta striscia positiva più lunga del nuovo millennio), la 35esima in tutto il 2022

La 79esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia ha visto il torneo femminile concludersi con la migliore finale possibile: in campo le prime due giocatrici della “Race”, la classifica che tiene conto esclusivamente dei risultati ottenuti dal primo gennaio, vala a dire la n.1 del mondo la polacca Iga Swiatek e la tunisina Ons Jabeur (n.7 WTA). Ma Iga non inciampa nemmeno a Roma, confermandosi regina al Foro Italico, dove è in serie positiva da undici partite, lei che in questo 2022 ha già messo in bacheca cinque trofei, compresi tutti i primi quattro “1000” disputati (manca Madrid, dove però non ha giocato).

Nella finale di Roma, dunque, Swiatek ha sconfitto Jabeur 6-2 6-2, in un’ora e 22 minuti di partita, inanellando la 28esima vittoria consecutiva (la quarta striscia positiva più lunga del nuovo millennio) e la 35esima in assoluto in questo 2022 (la 27esima in due set) contro appena 3 sconfitte. La 27enne di Ksar El Hellar, reduce dal successo di Madrid (primo “1000” in carriera per lei), era in vantaggio per 2-1 nel bilancio dei precedenti con la 20enne di Varsavia e si era imposta proprio nelle ultime due sfide (al secondo turno del “1000” su cemento di Cincinnati e negli ottavi sull’erba di Wimbledon nel 2021), mentre la polacca si era aggiudicata il loro primo confronto (sul cemento di Washington nel 2019).

La partita, come quasi tutte quelle di Iga a Roma, è stata senza storia: avanti di un break già nel secondo game poi confermato (3-0), la n.1 del mondo ha avuto anche due chance per il doppio break ma Ons si è salvata (3-1). Nell’ottavo gioco Jabeur ha annullato un primo set-point ma sul secondo Swiatek ha piazzato il diritto inside-out negli immediati dintorni della riga (6-2). Il secondo parziale ha seguito il copione del primo (3-0) con la differenza che nel gioco d’apertura Iga ha concesso, e poi annullato, la prima palla break del match, mentre nel quarto ha messo a segno il doppio break (4-0). La tunisina ha reagito (4-2) con quattro opportunità (le prime tre consecutive) di riprendersi pure il secondo break, ma la polacca è tornata a macinare gioco e traettorie geomteriche per chiudere la pratica nell’ottavo game al primo match-point (6-2).

«Come mi sento? Fiera di me stessa, davvero - ha detto Swiatek in conferenza stampa -. All’inizio del torneo non sapevo se sarei riuscita a mantenere l’imbattibilità. Sono molto felice di esserci riuscita, passo dopo passo, e di essermi concentrata solo sulle cose giuste da fare. Sicuramente è stato un lungo percorso, ma sono davvero orgoglioso di me stessa e del mio team. Sono abbastanza contenta del mio gioco solido: sono stata in grado anche di migliorare durante il torneo. Ricordo come l’anno scorso sia stato difficile all’inizio: anche stavolta è stato un po’ complicato abituarsi alla superficie, quindi sono solo fiera di me stessa». «Non è facile giocare contro Ons. Mi sentivo come se ogni gioco fosse serrato,: lei ha giocato benissimo, soprattutto cambiando il ritmo nel secondo set, ha fatto molti drop-shot, è stata piuttosto intelligente. Ma io volevo essere ancora più intelligente. Sì, alla fine mi sono sentita sicuramente sollevata perché il secondo set era stato molto fisico. Ero abbastanza stanca. Non lo so, sono solo felice di essere riuscita a far fronte così bene a tutte le pressioni e le aspettative. Forse per questo sono scoppiata a piangere».

Da Iga anche un commento a quanto accade in Ucraina, lei che porta sul cappellino un nastrino coi colori ucraini: «So che molti tennisti hanno giocato con i colori dell’Ucraina all’inizio della guerra, quando è scoppiato tutto il trambusto. Ho visto che alcuni di loro non lo fanno più, il che per me è piuttosto strano perché c’è ancora la guerra, ci sono ancora persone che soffrono. Io lo indosserò finché la situazione non migliorerà. La mia famiglia sta bene anche se di sicuro la guerra sta interessando un po’ di più la Polonia. So che i polacchi si stanno muovendo. Presto farò qualche iniziativa che cambierà qualcosa, si spera».
Ross Di Gioia
15-05-2022


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