Draghi: «Da Putin uno spaventoso errore»
Il premier ha incontrato i ragazzi della scuola Dante Alighieri di Sommacampagna (Verona). «Ho chiesto a Putin la pace, ho trovato un muro. Per voi spero niente mascherine il prossimo anno»
(1)(1)(1).jpg) «Quel che si deve fare è cercare la pace, far in modo che i due smettano di sparare e comincino a parlare. Questo è quello che noi dobbiamo cercar di fare». Così il premier Mario Draghi, incontrando i ragazzi della scuola Dante Alighieri di Sommacampagna (Verona) che poi racconta: «A Putin ho detto la chiamo per parlare di pace, e lui mi ha detto “non è il momento”. La chiamo perché vorrei un cessate il fuoco, “non è il momento”. Forse i problemi li potete risolvere voi due, perché non vi parlate?, “Non è il momento”. Ho avuto più fortuna a Washington parlando con il presidente Biden; solo da lui Putin vuol sentire una parola e gli ho detto che telefonasse. Il suggerimento ha avuto più fortuna perché i loro ministri si sono sentiti. Con Putin ho trovato un muro».
Nell'incontro, Draghi ha anche detto: «Lo sapevo, ne ero sicuro ma non ci volevo credere. Non si portano 200.000 truppe in assetto di guerra sul confine di un paese se non per attaccare. Io ero sicuro sarebbe successo perché purtroppo è successo anche in passato con l'Unione Sovietica. Allo stesso tempo non volevo crederci. Ho parlato con Putin fino all'ultimo e ci siamo dati appuntamento per risentirci, ma lui ha lanciato invasione. È un dramma terribile, un errore spaventoso fatto da Putin».
Draghi ha quindi detto ai ragazzi che per l'anno prossimo spera che «non ci sia più bisogno di mascherine e che la pandemia non ritorni. So quanto avete sofferto, alla vostra età è importante stare insieme. So quanto avete sofferto perché alla vostra età la cosa più importante è stare insieme. Gli insegnanti vi aiutano ad avere consapevolezza, assieme ai genitori, ma anche i vostri amici. Stare insieme aiuta a capire chi siete, con amore, con bontà, con allegria. Vi dovete divertire». |
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