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Lavoro: nel I trimestre occupazione in aumento

Istat: +1,7%, in linea con il Pil. Aumento di 183mila unità rispetto al quarto trimestre 2021 delle posizioni lavorative: a tempo indeterminato (+85mila), a tempo determinato (+98mila)

Nel primo trimestre 2022 l’input di lavoro, misurato in Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), è aumentato in termini congiunturali (+1,7% rispetto al quarto trimestre 2021) e su base annua (+6,7% rispetto al primo trimestre 2021); la stessa dinamica si rileva per il Pil, in crescita rispettivamente di +0,1% e +6,2%. L’occupazione, a sua volta, aumenta rispetto sia al trimestre precedente sia al primo trimestre 2021.

Lo rileva la nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione pubblicata da Istat, ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal, spiegando che su base congiunturale la crescita dei dipendenti si osserva in termini di occupati (+0,6%, Istat, rilevazione sulle forze di lavoro) e di posizioni lavorative del settore privato extra-agricolo (+1,3%, Istat, rilevazione Oros), che aumentano nell’industria in senso stretto (+0,6%), nei servizi (+1,3%) e soprattutto nelle costruzioni (+3,8%). La crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti trova conferma nei dati del ministero del Lavoro e delle politiche sociali ricavati dalle Comunicazioni obbligatorie (Co) rielaborate che, in tre mesi, evidenziano un aumento di 183mila posizioni, a tempo indeterminato (+85mila rispetto al quarto trimestre 2021) e a tempo determinato (+98mila).

Nel primo trimestre 2022 le attivazioni di rapporti di lavoro alle dipendenze sono state 2 milioni 687mila (+1,5% in tre mesi) e le cessazioni 2 milioni 504mila (+3,7%). L’occupazione dipendente è in aumento anche su base tendenziale, in termini di occupati (+4,6% in un anno, Istat-Rfl) e di posizioni lavorative dei settori dell’industria e dei servizi (+6,1%, Istat-Oros). Le posizioni lavorative aumentano nei dati delle CO (+671mila rispetto al primo trimestre del 2021), in tutti i settori di attività economica, con l’unica eccezione di quello agricolo; tale dinamica positiva trova conferma nei dati Inps-Uniemens (+763mila posizioni in un anno), con differenze sostanzialmente imputabili al diverso perimetro di osservazione.

Prosegue intanto anche la crescita tendenziale delle posizioni lavorative a tempo indeterminato sia nei dati delle CO, seppur in rallentamento (+268mila in un anno; era +299mila nel quarto trimestre 2021, +310mila nel terzo e +371 nel secondo), sia in quelli Inps-Uniemens (+200 ila rispetto al primo trimestre 2021). Ancora più marcata la dinamica positiva delle posizioni a tempo determinato, tanto nei dati delle CO (+403mila posizioni;), quanto in quelli di Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (+564mila posizioni) che comprendono il lavoro in somministrazione e a chiamata. Nel primo trimestre 2022 il numero dei lavoratori in somministrazione presenta un’ulteriore forte crescita raggiungendo le 471mila unità (+85mila, +22,0% nei dati Inps-Uniemens rispetto al primo trimestre 2021).

Anche il numero dei lavoratori a chiamata o intermittenti continua a crescere in modo sostenuto (+97mila, +83,0% rispetto al corrispondente trimestre del 2021 nei dati Inps-Uniemens), a ritmi più intensi dello scorso trimestre, attestandosi a 215mila unità. Secondo le Co, nel primo trimestre 2022, il 33,3% delle posizioni lavorative attivate a tempo determinato ha una durata prevista fino a 30 giorni (il 9,2% un solo giorno), il 27,5% da due a sei mesi, e l’1,0% supera un anno.

21-06-2022

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