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Salvini: sceglie chi prende un voto in più

E il leader della Lega chiede agli alleati: basta liti. Meloni replica: alleanza? Prima intesa sul premier. Letta: «Non ci sarà pareggio, o noi o Meloni». Calenda: «Se Draghi indisponibile mi candido io»

«Meno tempo si passa a litigare e meglio è, sceglieranno gli italiani, che votano il 25 settembre, chi prende un voto in più sceglie, vince, governa. Non capisco dove stia il problema». Lo ha detto Matteo Salvini a Rtl 102.5 replicando alle richieste di Giorgia Meloni sulla premiership. «Passare giornate a discutere sulla leadership e le candidature è tempo perso», ha spiegato il leader della Lega.

Intanto, mentre i sondaggi danno il centrodestra avanti anche se i rapporti interni funzionano poco, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ricorda agli alleati: «Se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo su chi va a Palazzo Chigi non avrebbe senso andare al governo insieme. Confido che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato e che non si capisce per quale ragione dovrebbero cambiare oggi».

«Mai come in queste elezioni il voto italiano sarà il più determinante di sempre nella storia europea. Il voto darà un risultato chiaro e andrà in una direzione o nell'altra, il pareggio non è contemplato. Non c'è pareggio, o vince l'Europa comunitaria o quella dei nazionalismi». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nella relazione alla direzione nazionale, in corso alla Camera. «La scelta è fra noi e Meloni». «Noi pensiamo ad governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, ma un Paese non si può fermare solo ad una persona per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile allora mi candiderei io. Spiegheremo come intendo governare questo paese». Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda.
26-07-2022

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