Covid-19, in calo Rt e incidenza casi
Questi i del monitoraggio settimanale della cabina di regia, diffusi in mattinata dall'Iss. Sono 60.381 i nuovi casi e 199 decessi nelle ultime 24 ore
Scende l'incidenza settimanale a livello nazionale, e l'Rt è in diminuzione rispetto alla scorsa settimana, ma oltre la soglia epidemica. E' quanto emerge dai dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia, diffusi dall'Iss. In Italia si sono registrati 60.381 nuovi casi Covid su 296.304 tamponi processati nelle utlime 24 ore.
In base ai dati emersi dal consueto monitoraggio settimanale curato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute, dunque, questa settimana l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia risulta in calo, al pari dell'indice di trasmissibilità Rt. In particolare, l'incidenza settimanale a livello nazionale nel periodo 22-28 luglio è scesa a 727 casi ogni 100.000 abitanti, contro il precedente dato di 977 casi ogni 100.000 abitanti. Nel periodo 6-19 luglio 2022, considerando l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici, il valore è stato 1,03 (range 1,02-1,04), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 1,23, ma comunque sopra la soglia epidemica.
A livello nazionale, il tasso di occupazione negli ospedali sia stabile in terapia intensiva e in calo nei reparti ordinari. Lo si legge sempre nel report pubblicato venerdì. Nello specifico, il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid è al 4,1%, come al 21 luglio. Mentre, il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è sceso leggermente al 17,0%, rispetto al 17,1% del 21 luglio. Dalla scheda sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell'Iss e ministero della Salute, emerge che sono due le Regioni con un'incidenza che supera la soglia di 1000 casi ogni centomila abitanti: l'Abruzzo (1234,3) e Marche (1018,1). Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letti in area medica, i valori maggiori sono stati registrati in Umbria (44%), Calabria (36,1%) e Valle D'Aosta (35%). Mentre per l'occupazione delle terapie intensive, la Sardegna ha registrato il 7,8% e tre Regioni, Calabria, Lazio e Sicilia, hanno raggiunto il 6,3%. |