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"Vicinanza a famiglie colpite da terremoto 2009"
Così in mattinata Papa Francesco, che si è recato a L'Aquila per una visita pastorale in occasione della "Perdonanza". Sabato la ceazione di venti nuovi cardinali scelti da ogni angolo del mondo
Domenica, visita pastorale di Papa Francesco a L'Aquila per la Perdonanza, la storica celebrazione del 28 e 29 agosto istituita da Celestino V più di 700 anni fa. Il Santo Padre è atterrato in città questa mattina intorno alle 8:45, dopo che le condizioni meteo sulla città con una leggera nebbia hanno fatto spostare in Piazza d’Armi l'atterraggio inizialmente previsto allo stadio Gran Sasso. Tutta la città era pronta ad accogliere la visita del Pontefice, che ha incontrato i fedeli in piazza Duomo e in piazzale di Collemaggio.
Francesco, dopo l'arrivo, ha aperto la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio per officiare la Perdonanza. Il Papa è stato accolto dal cardinale Giuseppe Petrocchi, dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, dal prefetto dell'Aquila Cinzia Teresa Torraco e dal sindaco Pierluigi Biondi. Francesco ha chiesto per la ricostruzione post-terremoto all'Aquila "collaborazione", "sinergia" e "un impegno lungimirante". "La rinascita personale e collettiva è dono della Grazia ed è anche frutto dell'impegno di ciascuno e di tutti. È fondamentale attivare e rafforzare la collaborazione organica, in sinergia, delle istituzioni e degli organismi associativi: una concordia laboriosa, un impegno lungimirante perché stiamo lavorando per i figli, per i nipoti, per il futuro". Serve l'impegno di "tutti, tutti insieme, sottolineare questo, tutti insieme". "Jemo 'nnanzi", ossia "andiamo avanti", ha detto poi Francesco, così come disse nel 2014 durante un'udienza a cui avevano preso parte 130 aquilani del gruppo di azione civica che porta lo stesso nome. Il Papa ha quindi visitato il Duomo, inagibile dal terremoto, accompagnato dal cardinale Giuseppe Petrocchi. Il pontefice è rimasto sulla sedia a rotelle e ha indossato un caschetto per la visita.
Sabato la ceazione di venti nuovi cardinali scelti da ogni angolo del mondo, dal Brasile all'India, da Timor Est alla Corea del Sud, dalla Francia agli Stati Uniti. Ai neo cardinali il Papa ha chiesto di trattare allo stesso modo i potenti della terra e i piccoli: "Un cardinale ama la Chiesa, sempre con il medesimo fuoco spirituale, sia trattando le grandi questioni sia occupandosi di quelle piccole; sia incontrando i grandi di questo mondo, che deve farlo, tante volte, sia i piccoli, che sono grandi davanti a Dio". Ma Francesco non dimentica il momento difficile che vive il mondo, a partire dal conflitto tra Russia e Ucraina, e mette in guardia dal rischio di una nuova guerra fredda. Il Pontefice ha allora citato nell'omelia il cardinale Agostino Casaroli (che fu Segretario di Stato vaticano dal 1979 al 1990), "giustamente celebre per il suo sguardo aperto ad assecondare, con dialogo sapiente, i nuovi orizzonti dell'Europa dopo la Guerra fredda". |
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28-08-2022
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