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La scuola riapre senza mascherine, oltre 7 milioni di studenti

Il ministero scrive che è consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che non presentano febbre

Più di 7 milioni gli studenti che sono tornati a scuola lunedì 12 settembre dopo che, lo scorso 5 settembre, le aule erano tornate occupate nella Provincia di Bolzano. Secondo i calendari predisposti a livello regionale, oggi riaprono invece i plessi in Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e nella Provincia di Trento.

Il 13 settembre sarà la volta di bambini e ragazzi della Campania. Il 14 settembre le lezioni prendono il via in Calabria, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria. Il 15 riprenderanno, invece, in Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. In coda, il 19 settembre, Sicilia e Valle d’Aosta. Quest’anno frequenteranno la scuola dell’infanzia 821.970 bambine e bambini, gli alunni della primaria saranno 2.260.929, quelli della secondaria di primo grado saranno 1.557.403, 2.645.849 ragazze e ragazzi andranno alla secondaria di secondo grado. Il 51,1% di questi ultimi frequenterà un indirizzo liceale, il 31,8% un Istituto tecnico, il 17,1% un Professionale. «Auguro buon rientro e buon lavoro alle studentesse e agli studenti, ai docenti, ai dirigenti e a tutto il personale scolastico e dell’amministrazione, centrale e territoriale - ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi - A tutta la scuola italiana va il mio ringraziamento per il grande impegno profuso in questi due anni difficili, che sarà alla base di questo nuovo anno scolastico e di quel ritorno a una normalità per cui abbiamo lavorato e che consentirà, finalmente, di tornare a guardarci in viso, di sederci più vicini, di riprendere attività e abitudini che avevamo dovuto mettere da parte».

Sulla questione pandemia, il rientro a scuola prevede nuove regole con una regola per tutti: non è previsto l'obbligo di mascherine. «Successivamente vedremo in base all'evoluzione della situazione epidemiologica», ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza, spiegando che «questo non vuol dire che non possa essere usata, il mancato obbligo non comporta che passi il messaggio che la mascherina sia inutile. La mascherina si utilizza quando necessario». Il vademecum inviato alle scuole dal ministero dell'Istruzione prevede inoltre che «il personale a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 utilizza i dispositivi di protezione respiratoria del tipo Ffp2 e i dispositivi per la protezione degli occhi forniti dalla scuola in base alle indicazioni del medico competente. Anche il personale che ha la volontà di proteggersi con un Dpi può usare un dispositivo di protezione respiratoria del tipo Ffp2 e dispositivi per la protezione degli occhi. Al momento le persone risultate positive al test diagnostico per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento. Per il rientro a scuola è necessario l’esito negativo del test (molecolare o antigenico) al termine dell’isolamento».

È consentita infine la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che non presentano febbre. Come si legge sul sito del ministero dell'istruzione «nei bambini la sola rinorrea (raffreddore) è condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre». Quindi «gli studenti possono frequentare in presenza indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino a risoluzione dei sintomi ed avendo cura dell’igiene delle mani e dell’osservanza dell’etichetta respiratoria». Gli alunni positivi non potranno però utilizzare la Dad: la normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022.
12-09-2022

Linear

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