Alluvione nelle Marche, i morti salgono a 11
L'ultima vittima identificata è un 47enne di Arcevia. Restano ancora 2 persone disperse. Il sindaco: «Non uscite e salite ai piani alti». Della Valle dona 1 milione di euro alla regione
La Prefettura di Ancona ha aggiornato l'elenco delle vittime dell'ondata di maltempo che si è abbattuta nelle Marche: salgono a 11 i morti, mentre restano ancora 2 dispersi. Dopo un 80enne, il cui cadavere è stato tratto fuori ieri pomeriggio dal fiume Esino, in un'altra parte della provincia, identificato anche il corpo di un 47enne di Arcevia. Intanto, nella gara alla solidarietà, Della Valle dona 1 milione di euro alla regione.
L'undicesima vittima dell'ondata di maltempo che ha colpito Senigallia e il suo entroterra due notti fa è dunque Michele Bomprezzi, di 47 anni, fratello dell'ex sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi. Era alla guida della sua automobile che è stata travolta da acqua e fango, e successivamente ripescata del fiume Misa. Il corpo è stato recuperato oggi nella zona di Serra dè Conti.
Nel frattempo era stato identificato anche il corpo della 17enne Noemi Bartolucci, rintracciato a qualche chilometro di distanza dal luogo in cui era stata trascinata via dalla forza dell'acqua a Barbara, mentre tentava di mettersi in salvo insieme alla madre e al fratello a bordo di due auto. Ad identificare la salma è stato proprio il fratello 23enne, mentre la madre Brunella Chiù, 56 anni, risulta ancora dispersa. E tra i dispersi resta anche Mattia, 8 anni, strappato dalle braccia dela madre mentre stavano fuggendo dopo avere avere abbandonato l'auto a Castelleone di Suasa.
«Lasciate i piano terra e salite ai piani superiori, non sostate sotto piante o stabili pericolanti e se potete restate in casa». Questo l'invito, sotto forma di ordinanza, che da alcune ore ha diramato il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, alla sua popolazione a causa dell'allerta gialla diramata dalla Protezione civile sul fronte maltempo. «La pioggia e il vento forte ci induce alla massima prudenza, tanto che abbiamo ritenuto opportuno chiudere anche alcune strade, sia del centro che la statale Adriatica e la provinciale Arciviese». L'ordinanza ha coinvolto anche i centri commerciali delle aree alluvionate, chiusi nel pomeriggio. «Quello che è accaduto giovedì sera, ma anche nel 2014, ci deve suggerire di adottare sempre tutte le precauzioni del caso e non dare nulla per scontato. Fortunatamente abbiamo avuto la prontezza di far scattare tutti gli alert del caso, mettendo così in guardia la popolazione che, così, non è stata colta di sorpresa».
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