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G20, condanna della guerra nel documento finale

Macron: «Messaggio chiaro a Mosca». Biden sui missili in Polonia: «Improbabile siano partiti dalla Russia». Meloni: «Un successo il summit. Missile in Polonia non è russo? Cambia poco, Mosca sta distruggendo infrastrutture ucraine»

G7 d'emergenza a Bali, dove è in corso il summit del G20, sull'esplosione dei missili che hanno colpito la Polonia provocando due morti nel villaggio polacco di Przewodov, a pochi chilometri dal confine ucraino. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti. Alla riunione, chiesta da presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dovrebbe partecipare anche l'Unione europea con la presidente Ursula Von der Leyen, presente in Indonesia.

«Condanniamo i barbari attacchi missilistici che la Russia ha perpetrato martedì su città e infrastrutture civili ucraine. Abbiamo discusso dell'esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia, vicino al confine con l'Ucraina. Offriamo il nostro pieno sostegno e assistenza alle indagini in corso in Polonia. Siamo d'accordo di rimanere in stretto contatto per determinare i passi successivi appropriati man mano che le indagini procedono». Lo si legge in un comunicato congiunto dei leader del G7 e della Nato diffuso dall'Unione Europea. «Ribadiamo - continuano i leader - il nostro fermo sostegno all'Ucraina e al popolo ucraino di fronte alla continua aggressione russa, nonché la nostra costante disponibilità a ritenere la Russia responsabile dei suoi sfacciati attacchi alle comunità ucraine, anche mentre il G20 si riunisce per affrontare le più ampie conseguenze della guerra. Esprimiamo tutti le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime in Polonia e Ucraina».

È «improbabile» che il missile che è caduto in Polonia sia partito dalla Russia. Così Biden dopo l'incontro di emergenza a Bali con gli alleati. «Questo è dovuto all'analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull'accaduto». Secondo alcune indicazioni, il razzo che ha colpito un villaggio nella Polonia orientale era un missile antiaereo proveniente dall'Ucraina. Avrebbe anche precisato che si trattava di un missile del sistema S-300.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che si è riunita con gli Alleati Nato ed europei per verificare quanto accaduto e valutare i prossimi passi, «manifesta fortissima apprensione e preoccupazione per quanto accaduto in Polonia». Così Palazzo Chigi. Meloni «esprime solidarietà al Governo e al popolo polacco». Si tratta, in ogni caso, spiega una nota di Palazzo Chigi, di un'ulteriore conferma della gravità e delle conseguenze della ingiustificata aggressione russa nei confronti dell'Ucraina.

I leader del G20, alla fine del summit di Bali, hanno approvato il documento finale definito dagli 'sherpa' senza ulteriori modifiche. Lo hanno indicato fonti internazionali. In quel documento vengono ribadite «le posizioni nazionali espresse in altri summit inclusa la risoluzione dell'Onu di ottobre adottata con 141 voti, 5 voti contrari, 35 astensioni che deplora l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia e chiede il suo ritiro completo e incondizionato dall'Ucraina». Nella bozza di dichiarazione del G20 si aggiungeva che «la maggior parte degli stati membri condanna con forza la guerra in Ucraina... Ci sono stati altri punti di vista e diverse valutazioni della situazione e delle sanzioni». «Tutti sappiamo che questo G20 è stato difficile e l'attualità delle ultime ore ci ha mostrato la situazione sensibile della situazione. Abbiamo evitato la divisione del mondo e abbiamo lanciato un messaggio chiaro per la pace alla comunità internazionale e un messaggio molto chiaro anche alla Russia». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa a Bali.

Ma se da un lato si distendono i rapporti tra Joe Biden e Xi Jinping per una fase nuova nelle relazioni Usa-Cina sulla base del netto rifiuto della guerra come principio di regolazione delle controversie in qualsiasi parte del mondo, certamente resta l'ambiguità della posizione cinese, nonostante Xi s'impegni nella cooperazione contestando la strumentalizzazione dell'arma energetica e nello stesso tempo le sanzioni contro la Russia.

Meloni al termine del G20 ha dichiarato: «È stato un successo, aggressione russa a Ucraina il tema più complesso. C'era la questione complessa dell'aggressione della Russia all'Ucraina. Non si poteva fingere di non vedere quello che sta accadendo con l'aggressione russa. La situazione era molto complessa, il G20 c'erano gli ingredienti perché si traducesse in un fallimento ma è è stato un successo. La questione più complessa era la gestione dell'aggressione russa all'Ucraina». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa al termine del G20. Un «successo» è rappresentato dal «negoziato sul grano, un punto che io stessa ho sottolineato e che ha raccolto il sostegno di tutti i leader, Russia compresa». «Sulla vicenda Ucraina tutti ci rendiamo conto che si deve lavorare ad una soluzione alla crisi ma non si può prescindere dalla volontà della nazione aggredita. Speriamo di trovare un accordo con Zelensky per uscire dal conflitto nel minor tempo possibile» detto la premier rispondendo a una domanda sulla crisi in Ucraina. E ancora: «Confesso non sono riuscita a organizzare tutti i bilaterali chiesti con l'Italia, credo però che un elemento dirimente sia l'idea di un governo solido, stabile che dà una proiezione di lungo periodo e che rende più facile immaginare l'Italia come fondamentale per le relazioni». Lo dice la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del G20.
16-11-2022


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