Pensioni, rivalutazione tagliata per due anni
Per gli assegni fino a circa 2.100 euro lordi al mese l'indicizzazione resterà piena: a 2.000 euro l'importo mensile salirà di 100 euro netti. Sopra questa soglia scatta la stretta
Nuovo meccanismo su sei fasce e premio per le pensioni minime che nel 2023 beneficeranno di un aumento di 46 euro netti. Questi principi cardini della riforma delle pensioni del governo Meloni contenuta nella bozza della legga di Bilancio. Per gli assegni fino a circa 2.100 euro lordi al mese l'indicizzazione resterà piena: a 2.000 euro l'importo mensile salirà di 100 euro netti. Sopra questa soglia scatta la stretta: un trattamento lordo da 3.500 euro crescerà di 128 euro lordi con perdita di 108 euro lordi rispetto allo schema attuale. A 5.500 euro il taglio sarà di 206 euro lordi al mese (circa 2.675 euro l'anno, tredicesima compresa).
La novità poi è quella che era stata anticipata come "Quota 103", un meccanismo introdotto per evitare il ritorno a gennaio 2023 dello scalone Fornero. Nel testo viene denominata "pensione anticipata flessibile", e permette di andare in pensione con 41 anni di contributi ed un minimo di 62 anni d'età. La norma, come emerge dalla bozza, prevede dei paletti: è stato fissato un tetto che, fino al raggiungimento dell'età pensionabile, cioè 67 anni, non può superare cinque volte il valore delle pensioni minime.
|