È morto Sinisa Mihajlovic, aveva 53 anni
Da tempo era affetto da una leucemia mieloide acuta. In Italia ha giocato per Roma, Sampdoria, Lazio e Inter; ha allenato Bologna, Fiorentina, Sampdoria, Milan e Torino. Lascia la moglie Arianna e 5 figli
Il calcio italiano, e non solo, è a lutto: Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex calciatore e allenatore, è morto a causa della sua malattia - una leucemia mieloide acuta - scoperta per caso, nel 2019, giocando a padel. In Italia ha giocato per Roma, Sampdoria, Lazio e Inter; ha allenato Bologna, Fiorentina, Sampdoria, Milan e Torino. Lascia la moglie Arianna e 5 figli, una delle quali gli aveva da poco dato una nipotina.
Dieci giorni fa Sinisa era comparso a sorpresa a Roma alla presentazione del libro di Zdenek Zeman. Un evento che aveva fatto ben sperare, nessuno poteva infatti immaginare che sarebbe stata la sua ultima uscita pubblica. Icona del nostro calcio Sinisa, arrivato alla Roma da una Jugoslavia in piena guerra nel 1992 e da una Stella Rossa con la quale aveva vinto anche la Coppa dei Campioni, dopo due stagioni in giallorosso era passato alla Sampdoria dove è diventato uno dei migliori cecchini d’Europa, segnando a raffica da calcio da fermo. Quattro anni in blucerchiato poi la cessione alla Lazio per 22 miliardi e un periodo d'oro: 1 scudetto, 2 coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, 1 coppa delle Coppe e 1 Supercoppa Uefa.
Infine la carriera da allenatore con alterne fortune: da Catania al Milan passando per Fiorentina, Sporting Lisbona, Torino e Sampdoria. Fino al Bologna, una casa che lo ha accolto a braccia aperte e che ha combattuto iniseme lui in questi anni la sua ultima battaglia. |