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Agire
«Tra i membri Nato cresce il nervosismo»

Così Peskov alla notizia che la Germania dà via libera ai Leopard dalla Polonia. Macron non esclude di fornire i tank Leclerc. Crosetto: «Italia invierà missili antiaerei a Kiev». Mosca: armi all'Ucraina rischio disastro globale

Dopo un lungo tira e molla, la Germania è pronta ad autorizzare la Polonia a inviare carri armati Leopard all'Ucraina. Lo ha riferito il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock. I contrasti tra i Paesi Nato sulla fornitura di carri armati all'Ucraina mostra che «il nervosismo tra i membri dell'Alleanza sta crescendo». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Dall'Italia, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha parlato dello stallo sull'invio dei tank tedeschi in Ucraina durante l'intervista con Fabio Fazio a Che tempo che fa: «Sono convinto che la Germania farà quello che deve fare». Così «Sono convinto che la Germania farà quello che deve fare. Capisco le difficoltà di Scholtz e trovo assurdo che altre nazioni facciano pressioni - aggiunge - Ogni Paese è autonomo, ogni nazione ha la propria maggioranza».

La Francia poi non esclude di fornire carri armati pesanti Leclerc all'Ucraina per sostenerla nella sua guerra contro la Russia. A dirlo è il presidente Emmanuel Macron al termine del Consiglio dei ministri franco-tedesco, prlando al fianco del cancelliere tedesco Olaf Scholz. Kiev chiede con insistenza carri armati Leopard 2 alla Germania. «Per quanto riguarda i Leclerc ho chiesto al ministro della Difesa di lavorarci su. Nulla è escluso ed è qualcosa che si valuta tutti insieme». Scholz, interrogato sui Leopard, ha detto che «il modo in cui noi abbiamo agito in passato è sempre strettamente coordinato con i nostri amici ed alleati e continueremo ad agire in funzione della situazione concreta».

«La fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale». Questa la risposta da Mosca per bocca dello speaker della Duma russa, Viacheslav Volodin. «Se Washington e i Paesi della Nato inviano armi (all'Ucraina) da impiegare per attaccare città pacifiche o per tentare di occupare le nostre terre, una minaccia che è stata fatta, questo provocherebbe una reazione con l'uso di armi ancora più potenti». E il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev rincara: «L'incontro di Ramstein e le forniture di armi pesanti a Kiev non lasciano dubbi sul fatto che i nostri nemici cercheranno di sbranarci o addirittura di distruggerci all'infinito. E hanno armi a sufficienza per farlo. Potrebbero anche iniziare a produrne di nuove, se necessario». Secondo Medvedev - come riporta la Tass - il mondo tornerà ad essere un luogo stabile quando gli Stati Uniti abbandoneranno l'Europa e «ciò che resterà dei poveri ucraini, a meno che non sia troppo tardi».
23-01-2023

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