Sciopero carburante, gestori convocati al ministero
Dalle 19 serrata di 48 ore indetto dai benzinai in tutta Italia. Prima la rete ordinaria, dalle 22 sulle autostrade. Chiusi anche i self service
Al via alle ore 19 di martedì 24 gennaio lo sciopero dei distributori di carburanti, che durerà fino alle 19 di giovedì 26 sulla rete ordinaria, dalle ore 22 del 24 alle ore 22 del 26 gennaio sulla rete autostradale. «Revocate lo sciopero, è solo un danno per i cittadini» così Adolfo Urso, ministro delle imprese e del made in Italy, lanciando un ultimo appello prima che chiudano le pompe di benzina, anche in modalità self service. Nel pomeriggio gestori convocati a palazzo Chigi.
Lo stop, come anticipato, riguarderà non solo il rifornimento servito ma anche quello in modalità self. Fare il pieno alla propria auto, quindi, sarà difficile ma non impossibile. Infatti gli impianti gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere almeno in modalità self service dovrebbero rimanere a disposizione dei viaggiatori. «Lo stop era ed è confermato — replicano con una nota congiunta i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, chiedendo l’intervento diretto di Palazzo Chigi — e le dichiarazioni del ministro sono l’ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il governo in questa vicenda».
Intanto, i prezzi dei carburanti sono tornati a salire. Secondo i dati aggiornati a domenica 22 gennaio alle 8 del mattino, il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self service è ora a 1,828 euro al litro, mentre quello del diesel a 1,89 euro al litro. Il servito, in entrambi i casi, ha superato la soglia dei 2 euro. |