Benzinai, revocato secondo giorno di sciopero
Sindacati convocati alle 15. Faib Confesecenti aveva già comunicato che la chiusura terminava dopo 24 ore; Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio puntavano alle 48 ore
Altra mediazione, a sciopero già in corso, per diminuire al minimo i disagi della protesta dei benzinai, che da ieri alle 19 sono sono chiusi rendendo inutilizzabili quasi 8 distributori su 10 (self service compresi). E dopo un incontro del governo coi sindacati, convocati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy alle 15, ecco la decisione: le tre organizzazioni dei benzinai, Faib, Fegica e Figisc, nonostante nel faccia a faccia di ieri fossero state respinte ancora una volta le proposte di modifica del decreto “Trasparenza” del governo, revocano lo scipero.
Prima del summit, a Roma, era andato in scena un vertice dei dirigenti delle tre sigle che rappresentano i gestori dei carburanti in sciopero per protestare contro le misure del decreto legge sulla Trasparenza dei prezzi. «La convocazione da parte del ministero va incontro alla nostra richiesta di capire come è strutturato l'emendamento. L'incontro con i tecnici, a partire dal capo del legislativo, è importante e potrebbe essere l'elemento che fa cambiare la linea di condotta della protesta e revocare il secondo giorno di sciopero» aveva detto il presidente di Figisc Bruno Bearzi. Faib Confesecenti ha già comunicato che la chiusura terminerà dopo 24 ore mentre Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio hanno confermato lo stop di 48 ore.
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