Momento-Sera | «Armi a Kiev? Bufala togliamo fondi al Paese»

La presidente del Consiglio poi respinge ogni accusa mossa al governo per il naufragio di Crotone e rinnova il «cordoglio per una tragedia che non può lasciare nessuno indifferente». Tuttavia rivendica la linea del decreto Piantedosi: «Questo dimostra banalmente che più gente parte e più rischia di morire». Per affrontare con «serietà e umanità» questo problema per Meloni è «fermare le partenze». Un risultato per cui serve però l’intervento europeo, sottolinea la premier riferendo di aver inviato una lettera al Consiglio e alla Commissione Europea affinché «agisca in fretta per mettere n pratica ciò che è stato discusso» a Bruxelles.

Da Meloni anche un ricordo: un pelouche di un bambino morto nei bombardamenti in Ucraina. «Era molto simile a uno di mia figlia» ha detto con un velo commozione prima di assicurare di essere «orgogliosa» della linea di sostegno a Kiev. «Molti si aspettavano un’Italietta “spaghetti e mandolino” che si gira sempre dall’altra parte. Invece abbiamo mostrato di essere autorevoli». Sulla questione armi all’Ucraina e i timori che possano togliere risorse agli italiani in difficoltà, Meloni usa parole precise: «Capisco. Ma è un’illusione pensare che se non li sostenessimo avremmo la pace. Avremmo un’invasione che porterebbe la guerra più vicina a casa nostra. È una bufala dire che per inviare aiuti a Kiev togliamo fondi agli italiani». Alla neosegretaria del Pd, Elly Schlein, infine, che intende essere «un problema per il governo» Meloni fa gli auguri: «Mi aspetto una opposizione durissima. Il confronto delle idee non mi ha spaventato mai».