«Vogliono sopprimerci. Così si va allo scontro»
Pechino avverte gli Usa: «Mai fornito armi alle parti in guerra». Allerta aerea in tutta l'Ucraina. Intelligence Gb, gli ucraini stabilizzano il perimetro difensivo a Bakhmut
Mentre un'allerta antiaerea è stata dichiarata prima delle 10 (ora italiana) in tutta l'Ucraina, sul fronte diplomatico sale la tensione tra Usa e Cina. Pechino «non ha fornito armi ad alcuna delle due parti del conflitto ucraino. La Cina non è l'artefice della crisi, né una parte direttamente interessata. Perché minacciare allora le sanzioni alla Cina? Non è assolutamente accettabile». Questo l'affondo del neoministro degli Esteri, Qin Gang, nel suo primo briefing con i media a margine dei lavori parlamentari annuali.
Qin, fino a meno di tre mesi fa ambasciatore cinese a Washington, ha avvertito che le relazioni con gli Stati Uniti hanno lasciato un «percorso razionale» e che se Washington non cambia rotta ci saranno «conseguenze catastrofiche» legate a quella che ha definito come una «scommessa spericolata» nel modo di trattare i rapporti con Pechino. «Se gli Stati Uniti non frenano, ma continuano ad accelerare lungo la strada sbagliata, nessun guardrail potrà impedire il deragliamento e ci saranno sicuramente conflitti e scontri». Il ministro ha poi accusato gli Usa di volere la concorrenza, «ma in realtà la cosiddetta competizione della parte statunitense è il contenimento e la repressione a tutto campo, un gioco a somma zero in cui tu muori e io vivo». Il ministro ha affermato che la Cina continuerà a seguire i principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti per perseguire relazioni solide e stabili con gli Stati Uniti: «Speriamo che il governo americano ascolti gli appelli dei due popoli, si sbarazzi della sua ansia strategica, abbandoni la mentalità della Guerra Fredda a somma zero e rifiuti di essere dirottato dall'approccio della correttezza politica».
Intanto le forze ucraine avrebbero stabilizzato il loro perimetro difensivo a Bakhmut, dopo le avanzate russe nel nord della città assediata: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Da Londra sottolineano che intorno al 2 marzo un attacco russo ha distrutto un ponte sull'unica strada asfaltata per i rifornimenti a Bakhmut ancora sotto il controllo ucraino. Il terreno fangoso sta probabilmente ostacolando le operazioni di rifornimento degli ucraini, che ricorrono sempre più spesso all'uso di piste non asfaltate. Per l'Intelligence, i disaccordi tra la Wagner e il Ministero della Difesa russo sull'invio delle munizioni evidenziano le difficoltà di Mosca al momento.
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