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Primo maggio, il governo punta sul decreto lavoro

Le novità sul tavolo di Palazzo Chigi: esordio dell'Assegno di inclusione, che con l'addio al Reddito di cittadinanza arriverà dal 2024, e taglio del cuneo fiscale che sale di altri quattro punti

Arriva oggi, nel giorno dei lavoratori, la bozza del decreto lavoro Primo maggio. Tra i punti del provvedimento oggi in Consiglio dei ministri: 5,4 miliardi per l'esordio dell'Assegno di inclusione, che con l'addio al Reddito di cittadinanza arriverà dal 2024, al taglio del cuneo fiscale che sale di altri quattro punti per il periodo da luglio a novembre di quest'anno, raggiungendo i 6 punti per i redditi fino a 35mila euro e i 7 punti fino a 25 mila. Ma arrivano anche più fringe benefit, ovvero i bonus aziendali non tassati (beni e servizi compresi i rimborsi per le bollette), per i lavoratori con figli: il tetto sale a 3 mila euro.   

Stando alle anticipazioni, il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi (non più otto come nell'ipotesi iniziale) aumenterà di altri 4 punti: per i periodi di paga dal 1 luglio 2023 al 30 novembre 2023, la misura dell'esonero salirà dagli attuali 2 punti a 6 punti per i redditi fino a 35mila euro e dagli attuali 3 a 7 punti per i redditi fino a 25 mila euro. Solo per il 2023, la bozza indica che non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze" di acqua, luce e gas, fino a 3 mila euro.

Dal primo gennaio 2024, come misura di "contrasto alla povertà, alla fragilità e all'esclusione sociale", per le famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over-60, potrà arrivare a 500 euro al mese (630 euro se composta da over 67 o con disabili gravi), cui aggiungere 280 euro mensili se vivono in affitto. Verrà erogato per diciotto mesi e potrà essere rinnovato, dopo lo stop di un mese, per periodi ulteriori di dodici mesi. Necessario essere residenti in Italia da almeno cinque anni e avere un Isee non superiore a 9.360 euro. Per avere il beneficio si dovrà iscriversi al Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa (Siisl).

Per gli occupabili partirà dal primo settembre 2023 lo strumento di attivazione al lavoro con la partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione professionale o a progetti utili alla collettività diventa vincolante. Il beneficio sarà di 350 euro e al massimo per dodici mesi, non rinnovabili. Per quanto riguarda gli incentivi per le assunzioni, ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell'Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, sarà riconosciuto, per 12 mesi, l'esonero del 100% dei contributi previdenziali, nel limite di 8 mila euro annui (al 50% se a tempo determinato o stagionale). Di contro, sono in arrivo meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l'anno (fino a dodici mesi non sono richieste) e non oltre i 24 mesi: le causali sono affidate ai contratti collettivi o, in attesa della previsione contrattuale, individuate dalle parti per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva (in questo caso comunque entro il 31dicembre 2024). I voucher infine: si alza la soglia delle cosiddette prestazioni di lavoro occasionale da 10mila a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e parchi di divertimento.
02-05-2023


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