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L’Italia cresce più di Francia e Germania

Le indicazioni dell’Istat sui conti economici trimestrali del primo trimestre dell’anno. Pil rivisto al rialzo: nel primo trimestre +0,6%, più dei nosti vicini

L'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ha comunicato che nel primo trimestre di quest'anno il Pil italiano, calcolato in termini concatenati con l'anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell'1,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questi dati finali sono migliori delle stime pubblicate il 28 aprile, quando la crescita congiunturale era stata stimata allo 0,5% e quella tendenziale all'1,8%. È importante sottolineare che il primo trimestre del 2023 ha beneficiato di due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e di una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2022.

Alla luce dei dati del primo trimestre, l'ISTAT ha calcolato che la crescita acquisita del Pil italiano per l'intero anno 2023, ovvero quella che si otterrebbe se la variazione fosse nulla nei prossimi tre trimestri, ammonta al +0,9%. L'ISTAT ha precisato che questa stima rappresenta un aumento dello 0,1% rispetto alla previsione di aprile (+0,8%). Nel Documento di economia e finanza (DEF) di aprile, il governo aveva previsto una crescita del Pil dell'1% per il 2023, leggermente superiore alla variazione acquisita stimata dall'ISTAT oggi. La premier Giorgia Meloni ha recentemente parlato di un approccio prudente nelle previsioni economiche, con l'obiettivo di confermare o migliorare tali stime.

L'ISTAT ha sottolineato che nel primo trimestre del 2023 l'economia italiana ha registrato un ritmo di crescita superiore a quello di Francia e Germania. Il Pil è aumentato dello 0,6% in Italia rispetto al trimestre precedente, dello 0,3% negli Stati Uniti e dello 0,2% in Francia, mentre è diminuito dello 0,3% in Germania. In termini tendenziali, si è registrata una crescita dell'1,6% negli Stati Uniti e dello 0,8% in Francia, mentre in Germania c'è stata una diminuzione dello 0,2%. Complessivamente, il Pil nella zona euro è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% rispetto al primo trimestre del 2022.

La ripresa dell'economia italiana è stata trainata dalla domanda interna, con contributi positivi dei consumi privati (+0,3%) e dei consumi pubblici e degli investimenti (entrambi +0,2%). Al contrario, le scorte e la domanda estera netta hanno fornito contributi negativi (-0,1% ciascuno). Nel primo trimestre, le ore lavorate sono aumentate dell'1,3% rispetto al trimestre precedente, le posizioni lavorative dello 0,8% e le unità di lavoro dell'1,1%, mentre i redditi da lavoro dipendente pro-capite sono rimasti stabili.

Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha affermato che le previsioni disponibili per il 2023 convergono verso un aumento del prodotto interno lordo intorno all'1%. Ha sottolineato che l'economia italiana ha dimostrato una confortante capacità di reazione sia durante la pandemia sia nel gestire le conseguenze della guerra in Ucraina. Tuttavia, ha evidenziato la necessità di superare i ritardi che ancora limitano il pieno sviluppo delle potenzialità dell'economia italiana.

Moody's ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni per l'economia italiana nel 2023, in risposta al calo dei prezzi dell'energia e a un inizio d'anno migliore del previsto. L'agenzia prevede ora una crescita dello 0,8% per quest'anno, migliorando la precedente stima dello 0,3%. Tuttavia, ha leggermente ridotto le previsioni per il 2024, con una crescita del Pil prevista al +0,4% anziché al +0,6% come in precedenza.
31-05-2023

Linear

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